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Il giallo del conto di Bersanie i soldi per la campagna elettorale,la procura apre un'indagine

I magistrati di Roma indagano su un conto corrente del banco di Napoli cointestato con Zaia Veronesi, segretaria di Pier. Lui: "Soldi dichiarati alla Camera"

Ignazio Stagno
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Tra Bologna e Roma si indaga su un conto corrente intestato a Pier Luigi Bersani e alla sua segretaria Zaia Veronesi. Pochi giorni fa la procura di Bologna ha trasmesso a quella di Roma un fascicolo con i dati e gli estremi di un conto dell'agenzia del Banco di Napoli della Camera intestato all'ex segretario del Pd e alla sua segretaria. I magistrati vogliono fare luce sui soldi che sono stati depositati sul conto e soprattutto vogliono capire se quei soldi sono stati usati per la campagna elettorale dell'ex segretario del Pd. L'indagine è stata aperta nell'ambito dell'inchiesta bolognese per truffa a carico dell'ex segretaria di Bersani, Zaia Veronesi. La guardia di finanza indaga per verificare il rispetto delle leggi che disciplinano il finanziamento alla politica. Sul conto della Zaia sarebbero arrivati circa 450 mila euro. Questi soldi, secondo quanto sostiene Bersani sono finanziamenti per il partito. E le somme sono state registrate regolarmente alla Camera. I soldi per la campagna elettorale - Ma l'illecito, secondo gli inquirenti, riguarda una parte di questi soldi, che in realtà sarebbero stati donati da finanziatori privati per la campagna elettorale. In questo caso per certificare le somme è necessaria anche un'apposita dichiarazione del mandatario elettorale, un professionista scelto da un deputato che si assume la responsabilità ci certificare entrate e uscite e avanzo di gestione della campagna elettorale. Secondo gli inquirenti sul conto della Zaia sarebbero finiti soldi che invece dovevano passare prima da Fabio Sbordi, il mandatario elettorale dell'ex segretario. Qualora non fosse così allora i magistrati potrebbero dar vita all'ipotesi di finanziamenti "irregolari" per la campagna elettorale di Bersani. Il caso però, come racconta il Fatto Quotidiano, potrebbe risolversi abbastanza velocemente. Basterebbere controllare infatti i conti registrati alla Camera. "Tutto in regola" - Bersani su questo punto è chiaro: "Tutti i soldi su quel conto sono stati registrati e versati da Sbordi, il mio mandatrio. Basta controllare a Montecitorio. Servono 10 minuti". A confermare la tesi di Bersani è proprio Sbordi: "Io posso garantire che i contributi ricevuti durante le campagne elettorali da Bersani sono stati versati sul conto corrente a me intestato e che risulta alla Camera con tanto di prospetto nel quale elenco entrate, uscite e evntuale avanzo. La somma avanzata è stata sempre bonificata dal conto della campagna elettorale al conto indicatomi da Bersani". Il conto in questione sarebbe proprio quello della Veronesi: "Quel conto fu aperto con Zoia Veronesi - spiega Bersani - per la gestione corrente della quale non mi potevo occupare direttamente e poi lì sono confluiti anche i contributi elettorali regolari. Ho piena fiducia nella magistratura e sono assolutamente certo di aver rispettato le norme. Anzi vorrei che accertassero tutto quello che ho così vedranno che non c'è nemmeno un euro che non è tracciabile". 

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