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Il sindaco chiama, la Boldrini risponde: presto a Lampedusa

La presidente della Camera annuncia: "Presto sull'isola"

Andrea Tempestini
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Una tragedia a Lampedusa. Oltre ottanta morti. E ci sono 250 dispersi. L'ecatombe del mare. Una strage di profughi. Angelino Alfano, vicepremier e ministro dell'Interno, ha annullato gli impegni per recarsi sull'isola. Il segretario Pdl ha detto che sentirà Barroso, e che l'Italia farà sentire la sua voce in Europa, che dimentica la nostra emergenza. "Spero che l'Europa si renda conto del dramma", ha commentato. Una risposta anche al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che oltre ad aver chiesto al premier Enrico Letta di venire "a contare i cadaveri", ha puntato il dito contro le istituzioni. Italiane ed europee. La Nicolini ha colto l'occasione anche per chiedere alla presidente della Camera, Laura Boldrini, di recarsi sull'isola. Poteva lady Montecitorio farsi sfuggire un assist così ghiotto? No, ovvio. Boldrini, la presenzialista, nel giorno di Alfano ha fatto subito sapere che "ho telefonato alla Nicolini, ringraziandola veramente per il modo con cui si sta prodigando. In risposta al suo invito, le ho detto che presto sarò sull'isola". Pronti, via. Arriva la Boldrini. Per inciso, la presidente della Camera ha fatto sapere di essersi messa in contatto con Alfano che "mi ha dato la disponibilità a riferire domani alla Camera, in tarda mattinata".

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