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Cav, effetto viagra per Paragone: la fiducia al governo impenna lo share de la Gabbia

Gianluigi Paragone

Più di un milione di spettatori per tre ore di show con collegamenti in diretta da Palazzo Grazioli, Quirinale e Montecitorio

Roberto Procaccini
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L'inaspettata fiducia di Silvio Berlusconi al governo non ha fatto bene solo al premier Enrico Letta, ma anche a Gianluigi Paragone. Più di un milione di spettatori, 4,85 per cento di share: la puntata monstre de la Gabbia (talk condotto da Paragone su La7) sulla frenetica giornata nei palazzi romani del potere, ha registrato numeri lusinghieri. Un'iniezione di fiducia per l'ex direttore de la Padania, che fino a ieri non aveva mai sfondato il  4 per cento di share trainato da un litigio furioso in diretta tra Marco Travaglio (vicedirettore de Il Fatto Quotidiano) e la pitonessa Daniela Santanchè (falco Pdl). La ricetta - Il sì di Berlusconi al governo Letta è stato definito da molti un colpo di teatro. Ma, se la decisione del Cav ha spiazzato molti, certo non ha trovato impreparati Paragone e la sua redazione. Allestite tre ore di trasmissione con collegamenti in diretta da Palazzo Grazioli, Montecitorio e Quirinale. Ospiti in studio Antonio Di Pietro (leader Idv), Flavio Tosi (sindaco leghista di Verona), Laura Puppato (parlamentare Pd) e i giornalisti  Andrea Scanzi (Il Fatto Quotidiano), Massimo De' Manzoni (vicedirettore di Libero) e Filippo FaccI (Libero). A regalare la chicca al talk è stato l'opinionista Vittorio Sgarbi: "Mi vorrei incazzare - ha detto negli studi de la Gabbia -, ma non riesco. Mi sento in imbarazzo. Per fare la legge elettorale basterebbero 12 minuti. Perché non lo fanno? Perché sono delle teste di cazzo".

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