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Per Crozza in Rai si parla di 5 milioni. E scoppia il caso

L'ira di Brunetta per il cachet: bisogna far chiarezza su come vengono spesi i soldi pubblici

Nicoletta Orlandi Posti
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Il possibile passaggio di Maurizio Crozza da La7 alla Rai diventa un caso politico. Soprattutto perché ci sono in ballo soldi pubblici. Il presidente dei deputati del Popolo della libertà, Renato Brunetta, ha presentato un'interrogazione al presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Roberto Fico, per sapere se corrispondono a verità le indiscrezioni stampa di una trattativa tra la Rai e il comico Maurizio Crozza.  Il capogruppo del Pdl alla Camera, peraltro uno dei tanti bersagli delle imitazioni di Crozza,  chiede in particolare  se corrispondono al vero le notizie che parlano di un contratto della durata di due anni e di un compenso compreso tra i 4 e i 5 milioni di euro. Insomma, Brunetta vuole fare chiarezza su come si utilizzano i soldi pubblici, lui che contro la faziosità della Rai ha intrapreso una vera e propria battaglia fondando l'osservatorio www.raiwatch.it, «un nuovo strumento interattivo, aperto a tutti i cittadini, per il monitoraggio e la valutazione dei programmi e dei telegiornali della Rai in termini di pluralismo». Ed evidentemente un comico come Crozza, per Brunetta, può essere più «pericoloso» politicamente dei vari tg e format d'informazione.  Che comunque sono finiti nel mirino dell'esponente pdl: in particolare In mezz'ora di Lucia Annunziata e Che tempo che fa di Fabio Fazio. E anche  Ballarò di Giovanni Floris: su quest'ultimo Brunetta ha presentato un esposto in cui ha contato il numero degli ospiti, tra giornalisti, politici e intellettuali, cifre che dimostrerebbero lo sbilanciamento a sinistra del programma.   Secondo voi Crozza si merita 5 milioni di euro? Vota il sondaggio di Libero   Quanto a Crozza, l'indiscrezione del passaggio del comico genovese a Viale Mazzini lanciata dal sempre beneinformato Dagospia per il momento non ha trovato conferma ufficiale. Di sicuro La7 di Urbano Cairo, tra addii (da Lerner a Nuzzi) e nuovi acquisti (Sottile, Paragone, Rita Dalla Chiesa e Miss Italia) sta decisamente cambiando pelle in direzione pop. Ad agosto si parlava di un Crozza pronto a lasciare La7 per via dell'alto costo del suo show. Secondo Dagospia l'accordo è praticamente fatto; ma il direttore di Raiuno Giancarlo Leone con un tweet ha smentito. La notizia di un prossimo approdo di Maurizio Crozza in Rai, ovvero di un suo addio a La7, riemerge periodicamente negli ultimi mesi. Interpellato sull'argomento, il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, aveva spiegato:  «Non abbiamo firmato nessun accordo». Mentre Urbano Cairo ha spiegato: «Lui (Crozza, ndr) farà con noi il programma in autunno, da ottobre. E poi stiamo ragionando con il suo agente Beppe Caschetto. Per ora non c'è nulla di deciso in nessuna direzione». Resta invece l'interesse della Rai per Crozza, espresso più volte e a più livelli. Insieme, Raiuno e il comico, avevano fatto l'ultimo Sanremo. Uno dei momenti più difficili nella carriera dell'attore: fischiato dal pubblico durante l'imitazione di Silvio Berlusconi, Crozza ha quasi interrotto la performance per l'imbarazzo. È stato necessario l'intervento del conduttore Fabio Fazio per placare gli animi e rimettere a proprio agio Crozza. Ci riuscì, ma con fatica. di Alessandra Menzani

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