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Le donne che dominano il mondo:Yellen, Lagarde e NabiullinaLa finanza ai loro piedi

Lagarde-Yellen-Nabiullina

Il ritratto (e gli uomini) dell'universo femminile più potente: Francia, Usa e Russia. Poi ci sarebbe anche Angela Merkel...

Eleonora Tesconi
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Pink power, la finanza mondiale è in rosa. Sono tre donne infatti a reggerne le redini e a deciderne le sorti: Janet Yellen, candidata a guidare la Federal Reserve americana, Christine Lagarde, la presidente del Fondo monetario internazionale, Elvira Nabiullina, alla guida della Banca di Russia. Senza poi dimenticare la cancelliera tedesca Angela Merkel, che in fatto di potere pare abbia il dono del solipsismo.  "Pink Power", la borsa mondiale in rosa Guarda la Gallery Stelle e strisce - Ma iniziamo a parlare della prima "lady". La Yellen, in fatto di gusto, non potrà certo competere con i tailleurs sopraffini della Lagarde, ma poco importa visto che sta per diventare la donna più potente al mondo. Dopo il ritiro di Larry Summers, la corsa dell'ex professoressa di Harvard verso la poltrona di Ben Barnanke è quantomeno solitaria. E i mercati sembrano aver gradito, con un rialzo dell'1 per cento, la sua probabile nomina. La Yellen, si sa, ha sempre avuto un unico obiettivo: far crescere il paese. Il suo limite? Potrebbe essere proprio quello di continuare a ragionare solo in chiave espansiva. Potere economico alle donne dunque. Sarà perché da sempre sono loro a gestire i budget tra le mura domestiche? O perché dietro la loro "sapienza" potrebbe nascondersi una certa abilità a prendere in prestito dai "fratelli" maschi gli schemi, le logiche e quant'altro? Certo è che alla base del loro successo c'è pur sempre un uomo. L'investitura della Yellen dipende da Barack Obama.  Russia e Germania - E andiamo avanti: fu Nicholas Sarkozy a volere la Lagarde al vertice del Fondo monetario internazionale dopo lo scandalo sessuale che aveva travolto Dominique Strauss-Kahn. Christine, a Sarko, deve tutto, compresa la poltrona come ministro dell'Economia. Nelle sue mani, un potere enorme, nonostante i detrattori che la considerano "ignorante" in materia economica, e nonostante quelle "cinquanta sfumature" (ci riferiamo al pizzino spedito a Sarkò, con scritto: "Fai di me quello che vuoi"). Legate da un filo rosso con Putin ci sono poi la presidente della Banca di Russia Elvira Nabiullina e la sua vice Ksenia Yudayeva. Look da maestrine e abilità nel manovrare cifre e potere. Chi invece "non ha bisogno di uomini", a quanto pare, è solo la tedesca Angela Merkel, che, da quando è stata eletta cancelleiera nel 2005, ha costruito intorno a sé un'immagine solida e solipsistica. Suo marito? Joachim Sauer, "il fantasma dell'opera" le fa da ombra.  

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