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Camera, Boldrini: "Ecco il bilancio di sei mesi di presidenza". Si prepara al voto?

Laura Boldrini

Si apre la settimana decisiva per le sorti del governo (e della legislatura). E la mestrina Laura si fa bella sul sito di Montecitorio

Michele Chicco
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Sono passati sei mesi dall'inizio del mandato di Laura Boldrini alla guida della Camera. La presidente, come le piace essere chiamata, tira una linea e traccia il bilancio dei suoi primi mesi sullo scranno più alto di Montecitorio. Da brava maestrina pubblica sul portale della Camera, prima, e su Facebook, poi, una foto: campeggia il suo faccione e, affianco, tutti i successi ottenuti sotto la sua guida. Alla faccia delle recenti (recentissime) polemiche sugli stipendi dei dipendenti di Montecitorio e sui costi ancora mostruosi che l'aula ha per gli italiani. Fuori tutto - Al primo posto i tagli perché di questi tempi è bene combattere gli sprechi della casta: "Ho ridotto la mia indennità del 30%", scrive e si dimentica di ricordare Pietro Grasso che ha fatto la sua stessa scelta. Subito dopo i costi vivi: "Ho promosso tagli per venti milioni di euro" dice e aggiunge che di aver "presieduto 48 delle 76 sedute svolte" oltre a conferenze di capigruppo, uffici di presidenza e giunte per il regolamento. Quarto successo gli incontri con le delegazioni di lavoratori e imprenditori, ben 39, e quelli con le del delegazioni estere, sua vera passione: 22 diverse volte in sei mesi per raccontare la sua Italia. Come se non bastasse, poi, ricorda le 46 iniziative "in Italia e all'estero" per rappresentare la Camera e poi strizza l'occhio ai fan e gongola per tutte le "circa 30mila lettere di cittadini" alle quali ha risposto. Da non dimenticare - Il post che accompagna la foto, poi, ricalca le cose che vale la pena ricordare di questi primi sei mesi a Montecitorio. Come dimenticare l'approvazione all'unanimità della Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne? Impossibile, ma è merito tutto suo? La presidente sottolinea, ancora, i tagli ai costi e dopo essersi detta "orgogliosa" per il suo rapporto con i cittadini stila la lista degli obiettivi da raggiungere. E' proprio una brava Preseidente, ma non sarà già mica in campagna elettorale?  Non è finita - Tra una crisi minacciata e una reale che potrebbe arrivare nei prosismi giorni, infatti, sembra che la Boldrini abbia voglia di accelerare i tempi. Tra gli obiettivi da raggiungere, non a caso, ci piazza la legge elettorale. Il porcellum non le piace e spiega che bisogna cambiarlo in fretta perché "non c'è più tempo da perdere". Insomma, cavalcando tutti i dogmi dell'anticasta, Lady B lancia la sua campagna elettorale, strizza l'occhio all'elettorato grillino e minaccia la leadership di Nichi Vendola che di Sel è padre e padrone. Partenza inaspettata e veloce; adesso sarà dura per tutti quanti perché, semmai dovessero essere sciolte le camere, lei un manifesto da affiggere ce l'ha già bello e pronto.

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