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Vogliono Silvio in mutande:il decreto "ammazza-Mediaset"per ridurre gli spot in tv

Al ministero di Zanonato sarebbe in cantiere una legge per limitare la pubblicità. Il Cav: "Una ritorsione se faccio saltare tutto"

Nicoletta Orlandi Posti
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La strategia per far fuori Silvio Berlusconi si muove anche fuori dalla Giunta elezioni del Senato. Un altro colpo basso potrebbe essere sferrato sugli affari di famiglia. Pare infatti che al ministero delle Comunicazione si stia lavorando a un decreto che, in definitiva, servirebbe a colpire le sue aziende. Una su tutte, Mediaset: "Hanno fissato un tetto a ribasso per le pubblicità sulle emittenti tv per mettermi in ginocchio", avrebbe detto Berlusconi secondo quantro riporta un retroscena raccontato da Repubblica. "Se faccio saltare tutto è già pronto il blitz", si sarebbe lamentato il Cav, ben consapevole che nel dicastero del democratico Zanonato c'è come viceministro Antonio Catricalà e la fedelissima sottosegretaria Simona Vicari. Nel momento in cui saltasse il governo Letta, o il Pdl decidesse di ritirare i ministri, non ci sarebbe più nessuno a impedire quello che ai suoi occhi sembra un decreto da "ricatto". E il "ricatto" si concretizzerebbe in un decreto in cantiere al ministero, competente alle Comunicazioni, che prevede, appunto, un tetto al ribasso per le pubblicità sulle emittenti tv. Un limite che andrebbe a colpire più di tutti il Biscione, che a differenza della Rai non gode dei soldi del finanziamento pubblico. 

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