Pdl, Cicchitto: "Questo Pd mi fa rimpiangere Togliatti"

Il veterano del Parlamento attacca la "cecità mista al fanatismo" che offusca la lucidità dei democratici. Mica come i veri compagni...

E' tra i veterani del Parlamento ed è uno di quelli che i paragoni li può fare: "Rimpiango Togliatti perché dal Pd c'è cecità politica". A dirlo, niente meno, è Fabrizio Cicchitto, parlamentare del Pdl, che proprio non sopporta la pedanteria regolamentare mostrata dai democratici sia in Giunta che in aula. "Il problema - spiega Cicchitto - non è quello dei tempi, ma quello dell'accanimento giustizialista. Che è una sorta di 'aids politico' che ha colpito larga parte del Pd". Una metafora vigorosa che però Cicchitto spiega sottolinenado un argomento forte del Pdl: "Di fronte ai dubbi e agli interrogativi di tanti esperti del diritto - dice l'onorevole pidiellino - quale sarebbe la tragedia se la giunta per le elezioni ponesse un quesito ad una Corte costituzionale che peraltro garantisce lorsignori da ogni punto di vista?".  I comunisti - La linea, insomma, è quella espressa dalle colombe Pdl: il Pd dica pure che vuole la testa di Silvio, ma chieda lumi alla Corte così da poter guadagnare qualche mese. Ragionamento lineare che però non pare trovare sponde a sinistra. Il perché è presto detto: "Purtroppo - dice Cicchitto - la cecità politica mista al fanatismo sono pessimi consiglieri". E allora al centrodestra "non resta che rimpiangere la lucidità politica dei grandi comunisti stalinisti come Togliatti che ebbero l'intelligenza di far decollare la Prima Repubblica con un atto di pacificazione che riguardava addirittura dei terribili crimini". Oggi la musica è diversa ed è per questo che Cicchitto attacca "i minuscoli epigoni" di quei politci che furono: questi, dice, "al netto delle battute e dei lazzi del sindaco di Firenze, vogliono proprio chiudere la Seconda Repubblica con un atto che oltre ad essere fazioso è anche stupido". Così tanto da far rimpiangere i compagni.