Crimi si improvvisa poetae scrive versi per Berlusconi
L'ex capogruppo grillino al Senato fa il verso alla celebre opera di Giacomo Leopardi
Da lui ci si sarebbe forse aspettati un "A Beppe". Ma l'uomo del momento è e resta Silvio Berlusconi e così anche il senatore Vito Crimi, ex capogruppo grillino a Palazzo Madama e membro della Giunta per le autorizzazioni, si improvvisa poeta e dedica i suoi versi "A Silvio". E facendo il verso alla celebre poesia di Giacomo Leopardi, scrive su Facebook: "Silvio, rimembri ancora quel tempo della tua vita politica, quando immunita' splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieto e impunito, il limitar di Palazzo Chigi salivi? Sonavan le quiete camere da letto, e le vie d'intorno, al tuo perpetuo 'mi consenta', allor che al femminil sollazzo intento sedevi, assai contento di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il settembre assolato: e tu solevi cosi' menar la Giunta".