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L'ex Ulivo: "Chiamatemi onorevole"E non va dai bambini immigrati

La Intieri, oggi Garante per l'Infanzia in Calabria, blocca la visita in un centro d'accoglienza perché la Prefettura la chiama "dottoressa"

Ignazio Stagno
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"Chiamatemi onorevole, altrimenti mi offendo". Marilina Intrieri vuole essere chiamata "onorevole", appunto. Anche se da 5 anni non lo è più. Se non la chiamano col titolo che secondo lei le spetta, scrive il Corriere della Sera, non va a ispezionare le condizioni in cui vivono i bambini degli immigrati. Nonostante sia Garante per l'infanzia nella Regione Calabria. La Intrieri si sarebbe rifiutata di visitare un centro che ospita bimbi immigrati perché sul pass che le avevano invitato vi era scritto “dottoressa” e non “onorevole”. Così l'ex deputato dell'Ulivo (nella breve legislatura 2006-2008) e attuale Garante per l'infanzia della Regione Calabria, ha rispedito al mittente i documenti che il funzionario della Prefettura di Crotone le aveva inviato per autorizzarla a visitare il Cara, Centro accoglienza e richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. Inoltre, la Intrieri, ha preso carta e penna e ha bacchettato la prefettura:"Il titolo non decede dopo la fine della legislatura. Quindi esigo che un'istituzione come la Prefettura rispetti la mia carica". Intanto i bambini aspettano ancora l'ispezione...dell'"onorevole". (I.S.)  

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