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Cara Vincenzi, il libro "pop" su Genova. Ma a provocare l'alluvione fu la sua negligenza

Indagata per disastro e omicidio colposi, ora scrive un libro sulla città di cui fu sindaco

Francesca Canelli
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Lei era quella che attribuì il disastro causato dall'alluvione del 4 novembre 2011 nella città di Genova alle vittime e alla Protezione Civile. Farfugliando che i soccorsi "erano stati intempestivi" e che le persone "non si sarebbero dovute avvicinare a luoghi pericolosi vista la situazione". L'allora sindaco di Genova, Cara Vincenzi, non pare però avere rimorsi. Tanto che sarò tra poco nelle librerie un volume scritto dalla medesima, sugli "itinerari pop di Genova".  Il libro - Percorsi interessanti, itinerari turistici alla scoperta della città, quella stessa in balia delle calamità per le quali la Vincenzi era stata indagata per danno colposo e omicidio colposo. Forse tra le "vie interessanti" non è compreso il Rio Foreggiano, via nella quale persero la vita 6 persone, tra cui due bambine di 1 e 8 anni a causa dell'inondazione. Eppure lei quella tragedia dovrebbe ricordarsela bene. Secondo l'inchiesta aperta a seguito dei fatti, la Vincenzi non solo avrebbe contribuito a falsificare il documento sui fatti del 4 novembre cambiando gli orari di esondazione del fiume - come riportato su lintraprendente.it - ma avrebbe anche mentito sulla sua stessa presenza nel centro operativo dal quale la situazione avrebbe dovuto essere monitorata: la martaVincenzi, infatti, era al Matitone – questo il nome del centro operativo – già dalla mattina e aveva visto in prima persona crescere il fiume, e quindi avrebbe avuto tutto il tempo per intervenire ed evitare la strage. Il libro, che si chiama "Guida alla Genova pop"  e sarà pubblicato dalla casa editrice De Ferrari, sarà presto in vendita.

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