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Pdl, se Berlusconi decade in Senato entra Di Giacomo: "Voterà per Letta"

Ulisse Di Giacomo, Pdl Molise

Il sostituto del Cavaliere sarebbe il primo eletto in Molise, fatto fuori tra le polemiche. "Il governo deve resistere, non lo dico per interesse personale..."

Giulio Bucchi
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Se Silvio Berlusconi decadrà da senatore, il Pdl ha già il sostituto. Che voterà per tenere in vita il governo Letta. Paradossi dei ripescaggi: lui è Ulisse Di Giacomo, primo eletto in Molise nelle fila azzurre lo scorso febbraio e "sacrificato" per far entrare il Cavaliere in Senato. "Berlusconi poteva optare dove c'erano 24 eletti - spiega Di Giacomo a Repubblica -. Questa scelta ha pesato su di me dal punto di vista psicologico. La Regione non l'ha digerita, si e' sentita defraudata". Sarà forse per il dente avvelenato che il pidiellino molisano, se entrerà a Palazzo Madama, si schiererà con il premier e non con il leader del suo partito? Io voto da solo - "Non avrebbe alcun senso" rinunciare al seggio in solidarietà col Cav, rincara Di Giacomo: "La mia presenza in Parlamento sarebbe per me motivo di onore". E di gioia, ma solo per Letta. "Non ci possiamo permettere le urne con la stessa legge elettorale", spiega Di Giacomo, 63 anni, già senatore tra 2008 e 2012 ed ex assessore regionale della Sanità nonché attuale coordinatore del Pdl molisano e membro della direzione regionale. La tentazione di entrare in Parlamento dalla porta di servizio e di restarci, forse, è più forte della lealtà agli ordini di scuderia. "E' veramente difficile dal punto di vista psicologico - ammette -. Ma seguo la vicenda senza strapparmi i capelli. Accetterò ogni decisione". La speranza comunque è che Berlusconi non arrivi alla crisi di governo: "Nella sua intelligenza e saggezza, non arriverà a una decisione del genere", è l'auspicio di Di Giacomo, che comunque pare irremovibile: "Sono fermo sulla posizione che in questo momento l'Italia ha bisogno di un governo. Con il Pdl. Nella malaugurata circostanza che non fosse così, molti terrebbero in vita l'esecutivo. E, per quanto mi riguarda, non per interesse personale, ma perché deve fare 3 o 4 cose fondamentali".

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