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Kyenge, la sorella rinviata a giudizio per lesioni alla vicina albanese

Dora Kyenge

Dora, uno dei 38 fratelli del ministro, rinviata a giudizio per lesioni, minacce e ingiurie. Coma la integra Cécile?

Lucia Esposito
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Un'altra grana per  Cécile Kyenge. Sua sorella Kapya, detta Dora, è stata rinviata a giudizio davanti al giudice di Pace di Pesaro con l'accusa di aver picchiato la vicina di casa albanese, Aferdita Bquiri, che come lei abita in una casa popolare dell'Erap a Ginestreto. La notizia è riportata dal Resto del Carlino. I fatti risalgono allo scorso mese di aprile  anche se la Bquiri, medicata al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni, aveva sporto querela per lesioni, minacce e ingiurie soltanto un mese dopo.  Lei non sa chi sono io...- Non si conoscono i motivi che hanno scatenato la lite. Si conoscono però i dettagli del racconto della presunta vittima.  Secondo Aferdita, Dora Kyenge l'avrebbe colpita con un pugno al collo, minacciata di morte e insultata facendo anche riferimento al Paese di provenienza, l'Albania. Alla fine del suo violento sfogo, avrebbe detto: "Ho le spalle coperte, mia sorella è in Parlamento". Sua sorella era solo deputata, dopo dieci giorni sarebbe diventata ministro dell'Integrazione.  Dora, che ha lavorato part-time alla'Ipercoop e come sarta, è uno dei 38 fratelli del ministro, era già finita sui giornali quando si era rivolta alla Lega Nord perché  la aiutasse a prendere possesso dell'alloggio di edilizia popolare che le era stato assegnato ma che all'epoca era occupato da una famiglia marocchina. L'ultima volta che il ministro è andata a Pesaro, lo scorso maggio, Dora era in piazza accanto alla sorella più famosa alla cermimonia di consegna della cittadinanza onoraria a 80 bambini e ragazzi figli di immigrati nati in Italia. 

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