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No Tav, Erri De Luca replica a Caselli: "In Val di Susa bisogna sabotare tutto"

Il procuratore aveva attaccato la sinistra che sostiene gli antagonisti. Lo scrittore: "Terroristi? Ma va, l'opera è nociva e inutile, non si farà"

Giulio Bucchi
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"La Tav va sabotata". Non fosse Erri De Luca, la si potrebbe prendere per provocazione, una licenza poetica. E invece lo scrittore napoletano ha un pedigree di tutto rispetto nelle lotte "insurrezionaliste" e quando afferma cose di questo tipo è tremendamente serio. Giancarlo Caselli aveva di fatto inserito l'autore di Montediddio nella lista di quelli che a sinistra "sottovalutano l'allarme terrorismo", insieme a Gianni Vattimo. Un cattivo maestro, per dirlo con quel gergo Anni 70 tanto noto a De Luca, ex Lotta continua. Intervistato dall'HuffingtonPost.it, lo scrittore non rinuncia alla replica: "No Tav terroristi? Caselli esagera". Le molotov, le maschere anti-gas, le cesoie sequestrate agli attivisti? "Sì, pericoloso materiale da ferramenta. Proprio quello che normalmente viene dato in dotazione ai terroristi. Mi spiego meglio: la Tav va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano: sono utili a tagliare le reti. Nessun terrorismo". Riassumendo: visto che l'opera è "nociva e inutile" sabotaggi e vandalismi sono un dovere morale. E se le imprese che in Val di Susa lavorano sono costrette a chiudere a causa di quei sabotaggi e vandalismo, pazienza. "Mi arrogo però una profezia - azzarda De Luca -: la Tav non verrà mai costruita. Ora l'intera valle è militarizzata, l'esercito presidia i cantieri mentre i residenti devono esibire i documenti se vogliono andare a lavorare la vigna. Hanno fallito i tavoli del governo, hanno fallito le mediazioni: il sabotaggio è l'unica alternativa".

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