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Esposito, parla il giornalista del Mattino:"Il giudice mi chiamò 1 ora dopo la sentenza"

Antonio Esposito

Antonio Manzo racconta la sua verità: "Poco dopo la sentenza mi ha chiamato. Non so perchè lo abbia fatto. Poi qualche giorno dopo l'ho sentito e mi ha detto tutto"

Ignazio Stagno
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Condannare in via definita il principale leader politico del centrodestra italiano, non capita tutti i giorni. Così il giudice, Antonio Esposito, un'ora dopo la lettura della sentenza della Cassazione per il processo Mediaset, ha alzato la cornetta e ha telefonato, probabilmente in preda alla vanità, al giornalista de il Mattino, Antonio Manzo. A quasi un mese da quella telefonata, parla chi era dall'altro lato della cornetta e racconta come andarono le cose. Antonio Manzo, in un'intervista a Tempi racconta che fu proprio il giudice a chiamarlo, un'ora dopo la sentenza: "Mi ha chiamato lui. Nemmeno un'ora dopo la lettura della sentenza Mediaset. Perché l'abbia fatto non lo so. Lo conosco da una vita, ma penso che non sia normale chiamare un giornalista sessanta minuti dopo aver letto la sentenza più pesante dell'ultimo ventennio". L'intervista -  La telefonata che inchioda la toga avvenne qualche giorno dopo. "Dopo esserci sentiti la sera della sentenza, allorché tentai subito di tirar fuori una notizia, Esposito mi disse che al momento non poteva parlare ma che se l'avessi richiamato dopo qualche giorno mi avrebbe rilasciato un'intervista. Dovette ricordarmelo il direttore (del Mattino, ndr) Barbano. Fu lui a dirmi, 'ehi, cosa aspetti a chiamare Esposito?'. Il resto è cronaca". Tutto in regola - Manzo infine repsinge tutti gli attacchi ricevuti da Repubblica e il Fatto, che a suo dire si sono schierati con Esposito. Inoltre chiarisce ancora una volta: "Io quell'intervista la rivendico nella sua interezza dalla prima all'ultima parola. Ripeto: Esposito ha detto esattamente le cose che sono nell'intervista. I nastri sono a disposizione, le quasi-mitiche copie dei fax reciproci pure. Quando l'autorità giudiziaria ce li chiederà, se ce li chiederà, li metteremo a disposizione". (I.S.)    

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