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Senatore a vita, chi è Claudio Abbado

Direttore della Scala di Milano e della Staatsoper di Vienna, talento naturale, il primo incarico internazionale lo ottenne a soli 35 anni

Francesca Canelli
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Claudio Abbado diventa senatore a vita, eletto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Classe 1933, Abbado è un celebre direttore d'orchestra. La sua carriera inizia nel 1958, quando vince il premio Koussevitzky a Tanglewood. In quell'occasione viene invitato come direttore di un'orchestra in America, ma deciderà in seguito di tornare in Europa. Nel '59 debutta a Trieste (dove tornerà, nel '62, con "L'amore delle tre melarance" di Prokof'ev) e, nel '99, alla guida della Gustav Mahler Jugendorchester, come direttore sinfonico. L'entrata ufficiale nel grande circuito internazionale è datato però 1960, nientemeno che alla Scala di Milano, teatro che successivamente lo vedrà direttore musicale dal 1968 al 1986. In questa veste, contribuisce in maniera fondamentale ad allargare la visuale cronologica del teatro e ad arricchire notevolmente la cultura milanese nel suo complesso. Infatti, amplia moltissimo il repertorio, includendo classici del ventesimo secolo allora raramente eseguiti come "Wozzeck" e "Lulu" di Berg, "The Rake's Progress" e "Oedipus Rex" di Stravinskij, "Moses und Aron" di Schönberg, "Il mandarino meraviglioso" di Bartók fino ad opere più vicine a noi, come "Il paradiso perduto di Penderecki", il colossale ciclo "Licht" di Stockhausen, "La vera storia" di Berio e "Al gran sole carico d'amore" dell'amico Luigi Nono. Dal 1966 il Maestro italiano era comunque già approdato alla guida dell'orchestra più prestigiosa del mondo, i Berliner Philarmoniker, allora fortemente caratterizzati dall'impronta che lo stregonesco von Karajan aveva loro impresso. Dopo un grande lavoro effettuato insieme e dopo aver cercato di apportare il segno della sua personalità, nel 1989 l'Orchestra lo sceglie come direttore stabile e direttore artistico. Da allora la musica del Novecento viene inserita regolarmente nella programmazione dei concerti a fianco del repertorio classico e romantico. Nel 1968 dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di "I Capuleti e i Montecchi" con la Scotto e Pavarotti. Debutta al Royal Opera House di Londra con Don Carlos di Giuseppe Verdi con Gwyneth Jones e Shirley Verrett. Debutta nel Metropolitan Opera House di New York nella ripresa di "Don Carlos". Dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano di "Don Carlo" di Verdi nella serata d'inaugurazione della stagione 1968/1969 con Fiorenza Cossotto, Piero Cappuccilli, Nicolai Ghiaurov e nelle repliche Raina Kabaivanska. Nel 1969 è nominato direttore musicale del Teatro alla Scala. Dal 1986 al 1991, invece, è stato direttore musicale della Staatsoper di Vienna e Generalmusikdirektor della Città di Vienna dal 1987. Nel 1988 ha fondato il Festival Wien Modern, manifestazione iniziata come festival annuale di musica contemporanea, poi sviluppatasi fino a includere tutti i diversi aspetti dell'arte contemporanea. Claudio Abbado, inoltre, ha sempre sostenuto i giovani talenti. A lui si deve una vera e propria opera filantropica, in questo senso. Impegnato anche nel sociale e attento alla crescita e alla valorizzazione di giovani musicisti, ha fondato numerose orchestre giovanili di altissimo livello.

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