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Marino piange miseria:"4500 euro troppo pochi,per fare il sindaco a Roma"

Ignazio Marino

A soli due mesi dall'elezione al Campidoglio: "Faccio un lavoro con enormi responsabilità. Sui tagli ai costi della politica abbiamo esagerato"

Ignazio Stagno
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Ignazio Marino dopo aver chiuso le strade vuole riaprire le casse. Il suo stipendio non gli basta più e dopo soli due mesi dalla sua elezione parla già di un "riequilibro del suo salario". Il sindaco di Roma guadagna 4500 euro al mese. I suoi assessori 3600. Cifre che in tempo di crisi, con gli italiani che arrancano tra salari bloccati a 800 euro, appaiono di tutto rispetto. Ma per un sindaco che va in bici a quanto pare quei 4500 euro sono pochi. Così al Venerdì confida: "Amministriamo bilanci miliardari e responsabilità enormi. Ammetto che forse con la battaglia sui costi della politica si è ecceduto. Ma prima o poi bisognerà riequilibrare". La vita dura del sindaco - Insomma Marino aspetta che passi la bufera anticasta, poi sarà prontissimo ad alzare il suo stipendio. E per giustificare il rialzo parla della sua giornata lavorativa che definisce davvero "faticosa". "Prima riunione alle 8 del mattino per l'agenda di giornata - racconta- . Alle 23 l'ultima di bilancio. Poi a casa a mezzanotte. Niente mondanità. Sveglia alle sei del mattino. Dodici giorni di ferie per gli assessori, per me sette". Per una vita così 4500 euro sono davvero pochi. Lui avverte: "Non è un buon momento per rivendicazioni salariali". Ma alla fine cede e sottolinea: "Prima o poi bisognerà riequilibrare". Le promesse di una politica che costi il giusto sono solo un miraggio in un'estate romana. (I.S.)

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