Ferrara: "Berlusconi non si dimetterà mai e proclamerà la sua innocenza"
Il direttore del Foglio si dice anche convinto che il rifiuto di Marina di prendere il posto del padre non sia definitivo
''Mi farei cacciare. Proclamerei la mia innocenza, la mia condizione di vittima della giustizia, ma non mi dimetterei certo da senatore. E credo che Silvio Berlusconi non si dimetterà, battendosi fino in fondo in giunta al Senato''. Giuliano Ferrara si mette nei panni del Cavaliere in una intervista a Repubblica: ''Le sentenze si possono criticare però poi si applicano. Berlusconi deve farsi alcuni mesi di domiciliari o servizi sociali o quel che sarà. L'agibilità consisterà nella possibilità di Berlusconi di offrire un'altra immagine di leadership: lui è prigioniero di una giustizia che è riuscito a incastrarlo? Bene, ne rigetta la sostanza criticando la sentenza, ma ovviamente la subisce e la applica. Dimostrando tutta l'anomalia di questa situazione alla quale è stato costretto e da lì continuare a parlare agli italiani di tasse, di crescita, di governo: esercitare la leadership insomma. Nei limiti di un'agibilità, diciamo così, minorata''. Continua il direttore del Foglio: ''Mi farebbe piacere per lui se arrivasse la grazia perché gli sono amico, lo riterrei un atto di giustizia, di riparazione, ma non è quella la strada. E' un'altra, lo ripeto: quella dell'espiazione pur paradossale della pena continuando a far politica, a sostenere il governo''. Di certo, secondo Giuliano Ferrara, il rifiuto di Marina Berlusconi a prendere il posto del padre alla guida del Pdl non è definitivo: ''Altrimenti non capirei certe sue interviste, la sua partecipazione al dramma paterno. Tuttavia Marina funziona se si vota a ottobre, non dopo, non tra due anni. In politica conta l'effetto sorpresa''.