Tosi chiede scusa per le offeseKyenge: "Voglio quelle di Maroni"
Storica stretta di mano tra il vice segretario del Carroccio e il ministro a Verona
Pubbliche scuse per gli insulti da parte di alcuni esponenti del suo partito e una stretta di mano che se non chiude almeno concede una tregua ai tempestosi rapporti tra la Lega e Cecile Kyenge. E' stato il vice segretario federale della Lega Nord Flavio Tosi ad accoglierla a braccia aperte a Verona dove il ministro doveva inaugurare un corso post-universitario di geostrategia africana. A Villa Buri, mentre fuori andavano in scena le solite manifestazioni di protesta (una di Forza Nuova e una della Lega Nord), Tosi si è rivolto direttamente al ministro porgendole le scuse, sue ma non solo, per le offese che le erano state rivolte da alcuni esponenti leghisti e che avevano indotto lo stesso ministro a declinare l'invito a una festa del Carroccio. "Le porgo le mie scuse - ha detto - se qualcuno della mia parte politica l'ha offesa e se qualcuno non le ha fatte, fermo restando che in democrazia si possono avere idee diverse, ma il rispetto come ministro e soprattutto come persona e come donna è una cosa dovuta". Da parte sua il ministro Kyenge, ha "ringraziato il sindaco per le sue parole", ribadendo, a margine dell'appuntamento, le posizioni già espresse sull'argomento. "Dialogo con tutti - ha detto -. L'importante, e l'ho messo in chiaro fin dall'inizio, è che ci sia rispetto per la persona. E quando si verificheranno queste condizioni credo che non ci sia alcun problema a confrontarmi". "Credo - ha aggiunto il ministro - che ogni partito politico, ogni gruppo, porta avanti le proprie idee, il proprio modo di fare politica. Ma credo che fare politica vuol dire andare verso il dialogo e non verso la contrapposizione che a volte può essere sterile". Tosi ha provato a smorzare i toni: "Tra il segretario Roberto Maroni e il ministro Cecile Kyenge non c'è stata una polemica aspra. C'è stato qualcuno che nella Lega Nord, in maniera stupida, ha sbagliato insultando il ministro. E la Lega ha preso provvedimenti". Ha quindi auspicato un confronto "sui contenuti", che eviti "polemiche inutili che tanto non servono a nulla né agli italiani, né agli stranieri, né al Paese". "Il messaggio del sindaco di Verona Flavio Tosi ha la sua importanza - ha affermato il ministro in serata - ma sappiamo anche che importanza ha il messaggio di un leader politico, di un partito politico". Ha poi ricordato di aver subito "tre mesi di attacchi" e che per questo aveva chiesto un'azione al segretario della Lega, Roberto Maroni, "al leader, al capo della Lega, per porgli fine, per smarcare anche tutte le persone che negli ultimi tempi" l'hanno bersagliata con offese. "'Il messaggio non è arrivato e quindi - ha ricordato - ho lasciato una sedia vuota all'iniziativa della Lega". "E' vero - ha concluso - io aspettavo una dichiarazione di Maroni. E non sarà più una dichiarazione che aspetto io, ma che il Paese aspetta".