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Il blog di Lerner attacca De Gregori: "E' un cantante sopravvalutato e noiso"

Gad Lerner

Il cantautore attacca il Partito democratico. Gad si vendica e lo attacca a livello artistico (dopo 21 album...)

Ignazio Stagno
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"Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai", cantava Francesco De Gregori nel 2005. Ma questa regola non vale per il Pd. Il cantautore romano in un'intervista al Corriere ha bacchettato per bene i democratici e ha di fatto scaricato la sinsitra dopo anni di testi, musiche e canzoni che celebravano gli ideali della sinistra (che fu). Uno di quelli che non ha digerito le parole di De Gregori è un radical chic d.o.c., rigorosamente di sinistra, ossia Gad Lerner. Lesa maestà al Pd -  L'ex conduttore di Zeta attacca il cantautore, seppur non in prima persona. Affida il compito ad Andrea Mollica che sul blog dell'"infedele" Gad impallina De Gregori. Le parole del cantautore che hanno fatto infuriare Lerner e i suoi amici sono queste: "Il Pd è un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del 'politicamente corretto', una moda americana di trent'anni fa, e della 'Costituzione più bella del mondo'. Che si commuove per lo slow food e poi magari, 'en passant', strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me”. Apriti cielo.  Da aedo a menestrello - In un solo pomeriggio, De Gregori, da "aedo" della sinistra diventa "menestrello" di periferia. Mollica, in conto Lerner, prima afferma che le parole di De Gregori sono "una semplice lista di luoghi comuni, piuttosto consumati, sulla visione della base del Pd, scambiata però da De Gregori per la dirigenza del partito. Un errore piuttosto marchiano e superficiale". Poi il Mollica-Lerner aggiusta la mira e spara: "Le frasi rivelatrici dell'intervista di De Gregori sono forse queste: la prima è che secondo lui la notizia più bella del mondo è l'elezione di Papa Francesco, la seconda è il fatto che il cantautore 'nutre un certo rispetto per il lavoro non facile di Letta e di Alfano'. Di fronte a simili pennellate di nulla, non si sa davvero che dire, se non evidenziare la similitudine con una produzione musicale altrettanto noiosa e sopravvalutata". Insomma Rimmel, Buonanotte fiorellino, La donna cannone, La leva calcistica del '68, ad un tratto diventano noiose e sopravvalutate. Gad Lerner, proprio oggi, si accorge che "De Gregori è sopravvalutato". A quarantuno anni dal suo primo disco (a cui ne sono seguiti altri venti). Un tempismo "sospetto"... (I.S.)

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