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Imperia, perquisita la casa di Scajola: giallo sulle anfore romane

Claudio Scajola

Le forze dell'ordine hanno setacciato l'ufficio e l'abitazione dell'ex ministro per due inchieste separate. Una su reperti archeologici finiti in mano a politici, l'altra per finanziamento illecito ai partiti

Ignazio Stagno
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Nuovi problemi per Claudio Scajola. Nella mattinata di martedì 30 luglio ad Imperia sono scattate due perquisizioni, una in casa e l'altra nell'ufficio dell'ex ministro. Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Savona e dalla polizia con la Finanza, nell'ambito di altrettante inchieste. La prima perquisizione è legata a un'indagine del pubblico ministero Giovan Battista Ferro, di Savona, che mira a far luce su una serie di anfore romane del primo secolo Avanti Cristo, che sarebbero state trafugate dai relitti dell'isola della Gallinara, nel Savonese, finendo, secondo il pm, nelle case di facoltosi politici e uomini d'affari. Le anfore di Scajola -  A casa di sciaboletta Scajola gli investigatori hanno trovato alcune anfore. Marco Mangia, avvocato dell'ex minsitro, sottolinea che le anfore "sono regolarmente corredate da certificazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali". Per quanto riguarda invece la seconda perquisizione, il controllo è legato ad un'inchiesta sul finanziamento illecito ai partiti. Anche in questo caso il legale di Scajola getta acqua sul fuoco: "Ho sentito il mio assistito e si è dichiarato tranquillo". Durante le perquisizioni non erano presenti né Scajola, né il suo avvocato, entrambi fuori Imperia per motivi di lavoro. (I.S.)           .

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