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Brunetta: "I dieci motivi per cui starò sempre al fianco di Berlusconi"

Renato Brunetta e Silvio Berlusconi

Il capogruppo del Pdl alla Camera: "non concepisco altra mia posizione nel mondo, che sia onesta e decente, se non stare vicino al Cavaliere"

Andrea Tempestini
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"Ipotesi: quel che non deve accadere accade. Che fa allora Berlusconi dopo la condanna? Una cosa sola so di lui: non è il tipo che se ne va all'estero per ripararsi dal carcere. Non è di quelli che scappano. Lotterà fino all'ultimo senza rassegnarsi all'ingiustizia". Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un intervento su La Discussione. Ma il pasionario azzurro non si limita a spiegare perché il Cav in fuga è un'ipotesi assurda, e continua con un vero e proprio atto d'amore nei confronti dell'ex premier. E afferma: "Un'altra cosa so, questa volta di me. Gli resto al fianco. Non per generosità - sottolinea - e nemmeno per riconoscenza. Non sarebbe un gesto eroico o sacrificale. Il fatto è che non concepisco altra mia posizione nel mondo, che sia onesta e decente, se non stare vicino a Silvio Berlusconi. Nessun fanatismo o culto della personalità, ma buon senso, amore per l'Italia e per me stesso".  I primi quattro... - E per rendere più chiara la sua posizione, Brunetta elenca anche i dieci motivi per i quali non abbandonerà mai Berlusconi. "1) Perché da bravo socialista sono anticomunista. 2) Perché sono figlio di un venditore ambulante e ho sempre lavorato come un cane: sono un piccolo borghese che crede al merito, che crede nel lavoro, che non sopporta le ingiustizie. 3) Perché si è fatto da solo, e ha tutti i difetti di chi si è fatto da solo. 4) Perché sa ascoltare, magari prendendo appunti, come faceva con me, ai primi tempi, in cui ragionavo con lui di economia (era già stato Presidente del Consiglio). E se una nostra conversazione si interrompeva, perché dovevo andare dai miei studenti all'università, mi chiedeva, gentile, "ma poi torna? che così finiamo...".  ...e gli ultimi - L'elenco di Brunetta continua: "5) Perché ha ridato voce e dignità a un popolo, la maggioranza degli italiani, che la vita se la guadagna tutti i giorni senza santi in paradiso: tanti operai, tanti artigiani, commercianti, piccoli-imprenditori, tanti professionisti, tanti pensionati, tante casalinghe, tanta gente per bene. 6) Perché è pieno di difetti, ma le qualità sono di più. Mai arrogante, sempre gentile. 7) Perché è bugiardo per amore, e aiuta, a volte, con le "sue verità", i suoi sogni, le sue follie che finiscono per realizzarsi. 8) Perché è un ingenuo, uno che lo puoi anche fregare, mica una volpe come D'Alema. 9) Perché ha sempre pagato di persona. Non si è mai tirato indietro. 10) Sto e starò con Berlusconi perché il dopo Berlusconi non mi importa", conclude Brunetta.

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