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De Gregorio chiede scusa a ProdiL'ex premier lo perdona

Romano Prodi

Riconciliazione tra l'ex senatore Idv passato al Pdl che ha provocato la caduta del governo del Prof

Nicoletta Orlandi Posti
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Sergio De Gregorio incassa il perdono di Romano Prodi. L'ex dipietrista passato nelle fila del Pdl, sotto processo per la cosiddetta compravendita di senatori e ritenuto uno dei protagonisti della caduta del governo del professore nel 2008, ci teneva tanto. Aveva scritto una accorata lettera a Prodi per tentare la riconciliazione e ieri, rivela lo stesso De Gregorio, è arrivata la risposta. "Da parte mia, pur consapevole delle pesanti conseguenze di questi avvenimenti, non conservo nei suoi confronti alcun senso di personale ostilità e mi rallegro del suo ripensamento", avrebbe scritto l'ex premier al senatore assicurandogli "di aver superato il risentimento ed il rancore per lo 'stalking' operato ai suoi danni" messo in opera come ammesso dallo stesso De Gregorio "dal sottoscritto e dal mio ispiratore, Silvio Berlusconi".  I rimorsi - "Subito dopo l'udienza preliminare del 19 luglio prossimo, a Napoli - spiega De Gregorio - ho chiesto all'On. Prodi un incontro personale, per completare quell'opera di pulizia interiore che mi ha spinto ad assumere tutte le responsabilità, anche penali, dei comportamenti politici tenuti fra il 2006 ed il 2008, finalizzati a ribaltare il suo Governo. Da cattolico, Prodi mi ha indirizzato un segnale di riconciliazione. Farò tesoro della sua lezione di stile". Prodi dal canto suo scrive: "Ho ricevuto non senza sorpresa la sua gentile lettera. Da essa ho potuto avere conferma diretta delle operazioni che erano state organizzate per mettere in crisi il mio governo. Mi fa piacere che mi abbia senza reticenza sottolineato la sua responsabilità e la connessa responsabilità di altri". "Si tratta - continua l'ex premier - di un episodio che trascende la mia persona e che ha prodotto un grave danno non tanto a me, quanto all'Italia e alle sue istituzioni democratiche. Vedo che anche lei si è reso conto della gravità della cosa e questo mi fa sperare che la stessa consapevolezza possa estendersi anche agli altri protagonisti della torbida vicenda".

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