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Busi invita a cena Brunetta e la Ravetto: "Nano Bagonghi, checca isterica e il travestito"

Renato Brunetta

Da giorni i tre si punzecchiani sui giornali. Ora scoppia la pace: ecco l'ironico invito al ristorante dello scrittore

Sebastiano Solano
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Ancora un botta e risposta tra Renato Brunetta e Aldo Busi. A scatenere le penne dei due la lite in tv, durante una puntata de La Guerra dei mondi, tra lo stesso Busi e Laura Ravetto. La disputa mediatica va avanti da giorni, con Brunetta che è intervenuto su Dagospia per difendere la parlamentare del Pdl e Busi che replica su Il Fatto Quotidiano. Busi aveva offeso la Ravetto dicendole che "non porta le mutandine". A sua volta la Ravetto aveva minacciato, sempre in diretta, di sporgere querela. E Brunetta aveva presentato un'interrogazione parlamentare sulle "offese sessiste" fatte da Busi alla Ravetto.  La replica di Brunetta - Poi inizia la commedia degli equivoci. Brunetta difende la Ravetto per aver detto "signora Busi". La Ravetto smentisce di aver mai pronunciato quella parola. Busi pure. Così, alla fine, i due (Brunetta e Busi) chiariscono. Scrive Brunetta: "Confesso, alla fine della lettera di Aldo Busi, scritta per smentire la smentita, sono stato preso dalla sindrome di Stendhal, completamente incantato come dinanzi a un quadro di Botticelli. Che meraviglia di prosa. E sono felice di aver involontariamente partecipato come personaggio a questa festa della letteratura". Poi, però, punzecchia ironicamente Busi: "Comunque sia, Busi resta un grande scrittore sia nel dire che nel contraddire. Punto".  La controreplica di Busi - Ancora più affettuosa la replica di Busi: "Lei porta la Sua statura da gigante, con una verve che non aveva nemmeno il metro e novantaquattro di De Gaulle, chapeau". E ancora: "Se Lei riconosce in me il grande scrittore, io riconosco in Lei un senso dell'umorismo vigilato da una penna arguta: non potrebbe, invece di disperdersi in interpellanze parlamentari inintelligibili ed esecrabili per molti aspetti spargendo inopinatamente la parola sessista come fieno di gramigna, trasmetterne un po' alle Sue colleghe amazzoni che pur di individuare un bersaglio qualsiasi finiscono per fare harakiri?". Un tavolo per 3 -  Infine, Busi propone una cena per suggellare la pace: "Propongo una cena a tre non appena capito a Roma: Lei, io e Ravetto, secondo me ci divertiremmo un mondo di ballo in maschera: Lei il nano Bagonghi, io la checca isterica, lei il travestito dallo sguardo di ghiaccio; le posate, a ogni buon conto, di plastica flessibile". Resta da vedere se Brunetta e la Ravetto accettano. 

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