La compagna di Calderoli: "E' indifendibile"
Parla Gianna Gancia: "Ha superato il limite, però basta con le politiche pericolose della Kyenge"
"Superato il limite". Così il premier, Enrico Letta, ha commentato l'infelice battuta di Roberto Calderoli sul ministro Cécile Kyenge ("mi ricorda un orango"). E come il presidente del Consiglio la pensa anche Gianna Gancia, la presidente della provincia di Cuneo, fedelissima della Lega Nord e, soprattutto, da 13 anni compagna di Calderoli. Dopo lo scivolone, non prova nemmeno a difendere il suo Roberto. "Sono state parole oltre al limite - spiega a Il Giornale -, per cui ha fatto bene a porgere le sue scuse. Ma nessuno sconto va fatto a scelte politiche assurde e pericolose come quelle del ministro dell'Immigrazione". Poi la signora Gancia cerca di proteggere, almeno un po', il suo compagno. "Si è trattato di razzismo? Non esageriamo. Prima di giudicare bisogna conoscere il forte legame di appartenenza al movimento, che è qualcosa di empatico. Roberto ha dato la vita per un ideale - aggiunge -, e quando si è in mezzo alla propria tribù, a volte hanno il sopravvento gli istinti meno nobili che albergano in ciascuno di noi...".