Travaglio: "Sallusti? Dalla leccata al padrone passano a leccare i leccatori del padrone"
Marco "Manetta" è una furia. Non toccategli Mieli e il "Corriere delle procure". Ad essere insultato è il direttore del Giornale che aveva accusato via Solferino di avere le toghe in casa...
Marco Travglio non ce la fa più. Quel 30 luglio gli sembra lontanissimo e freme per fare festa e vedere il Cav ai domicialiri o ai servizi sociali. Probabilmente le sue speranze sono vane, dato che la possibilità di assoluzione cominciano a farsi consistenti. Ma lui non si dà per vinto e allora ha messo nel mirino tutte le testate e i direttori del giornalismo di centrodestra per attaccare indirettamente il Cav. Il suo bersaglio preferito è Alessandro Sallusti. Dopo la polemica tra il direttore de Il Giornale e Paolo Mieli sul Corriere "portavoce della procura di Milano", Travaglio infilza Sallusti e Il Foglio di Giuliano Ferrara, colpevole di aver intervistato il "pitone-Sallusti". Svolta porno - "Gli house organ del Pdl devono inventarsi qualcosa di hard. E naturalmente ci riescono, dalla leccata al padrone passano a leccare i leccatori del padrone. Un cunnilingus al cubo. Sul Foglio, lunga slinguata a Sallusti". Dopo questa botta di classe, Travaglio va giù duro contro Sallusti: "Affetto di encefalite letargica volontaria, il Sallusti fa di tutto per rimuovere la sua precedente vita da giornalista al Corriere. Si flaggella per aver partecipato alla pubblicazione dell'avviso di garanzia per il Cav nel 1994". Insomma secondo Travaglio, Sallusti ha rinnegato se stesso. Per "Marco Manetta", Sallusti ha perso la bussola: "Le ha saprate grosse. 'Il Corriere era in mano al Pci, era l'organo della procura di Milano' e tante altre. Ma lui Sallusti ha osato almeno una volta attaccare il Cav, ha scritto che 'non sapeva nuotare' e il Cainano si è infuriato e lo ha riproverato'", scrive Travaglio. Infine Marco attcca ancora Il Giornale che ha definito il Fatto come un "porno Quotidiano" e lui come "lo Schicchi del giornalismo". Travaglio chiede una sola cosa: "Portateli via con l'ambulanza". Ma se il Cav venisse assolto, quello che rischia il manicomio è proprio lui, Marco Travaglio. (I.S.)