Di Pietro: "Sono l'idolo dei devoti di Padre Pio, ma non mi votano"
L'ex leader de L'Italia dei Valori ricorda i bei tempi quando stava ancora in parlamento: "Non potevo fermarmi nemmeno all'autogrill che i fedeli mi gridavano dal pullman"
Antonio Di Pietro si racconta. Ora che la sua Italia dei Valori ha cambiato pure segretario, a lui non resta che vivere di ricordi. Così a L'Espresso confida alcuni retroscena della sua ormai lunga carriera politica. In pochi lo sanno ma Tonino è l'idolo dei devoti di Padre Pio. "Ho un ricordo del 2001. Quell'anno l'Idv si è presentato alle politiche da solo, ha preso il 3,97 per cento e non è entrato in Parlamento. Io mi fermo con la famiglia all'autogrill di Teramo per fare gasolio, e arriva un pullman che dal Nord sta scendendo in Puglia verso il paese di Padre Pio. La gente mi riconosce e si mette a gridare: 'Bravo Di Pietro! Vai Di Pietro! Non ti abbiamo votato, ma vai avanti lo stesso!'". "Non sono depresso" - Insomma sulla strada che porta a San Giovanni Rotondo i fedeli pensano a Tonino e alle sue lotte politiche. Piccolo particolare: non lo votano. Ma tnat'è. Lui non si cura e va avanti. "Ma quale depresso e depresso! Hanno anche scritto che avevo le lacrime agli occhi, durante il congresso. Balle giganti. Ho invece gioito durante i lavori, saltellato nelle fasi finali, e addirittura esultato per la scelta di Ignazio Messina. È stata la felicità di un padre che ha visto riprendersi il figlio malato. Ci voleva proprio, questo bel salasso, per togliere il sangue marcio alla De Gregorio...". Insomma Di Pietro, nell'ombra, guarda da lontano quella che fu la sua Italia dei Valori. Ma per resuscitarla davvero, forse servirebbe un pellegrinaggio a piedi nudi da Vasto fino a San Giovanni Rotondo. (I.S.)