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Alba Parietti e "l'amore ossessivo","mi ha salvato lo psichiatra..."

Una relazione senza sosta con un uomo che la mortificava. L'attrice si sfoga: "Dipendevo da lui, non riuscivo a liberarmene. Mi trattava male, ma stavo con lui"

Ignazio Stagno
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Alba Parietti vittima di "amore ossessivo". L'attrice e show girl si racconta a Ok, il mensile del Corriere della Sera e parla di un periodo buio della sua vita trascorso dietro a un uomo dal quale non riusciva a staccarsi. "Quando uno vive una fase di particolare fragilità psicologica, come è successo a me intorno ai 45 anni, tende a diventare più facilmente vittima di dipendenze e di ossessioni. È stato in quel periodo che ho iniziato una relazione con un uomo decisamente inaffidabile, di cui allora non volevo però riconoscere limiti e difetti. Credo sentissi, semplicemente, la necessità di un nuovo amore, a prescindere dalla persona in sé. Tant'è vero che, in mancanza di qualità morali, finii per innamorarmi della sua ars amatoria, al punto da diventarne dipendente. Grazie alla sua incredibile capacità di manipolazione riusciva sempre a ottenere da me quello che desiderava: ero caduta nella sua trappola". Una gabbia di passione - Una trappola dalla quale la Parietti non è riuscita a liberarsi se non con l'aiuto di uno psichiatra. La Parietti si era innamorata di un uomo che la mortificava continuamente. E lei non riusciva a reagire: "Nonostante la relazione sia durata, tra alti e bassi, poco meno di 12 mesi, per un paio d'anni sono rimasta ossessionata da lui. Senza alcun motivo lo ritenevo un amante unico e straordinario: quanto più era sfuggente, tanto più il desiderio cresceva e si impossessava di me. Mi creava l'effetto della droga: non provavo più soltanto un piacere fisico e mentale nei suoi confronti, quanto piuttosto un bisogno impellente e incontrastabile di fare l'amore con lui. Annebbiata e confusa, mi ostinavo a non voler guardare in faccia la realtà e a ricadere sempre nello stesso errore. Ogni volta che mi cercava, con doni meravigliosi o con romantiche lettere, mi illudevo che fosse innamorato e accettavo di rivederlo: alla fine quasi sempre mi rifiutava o mi mortificava". L'aiuto dello psichiatra -  La storia ha logorato anche il suo fisico, al punto di dimagrire in modo evidente: "Non sono mai stata masochista e, una volta compreso di aver perso lucidità, ho deciso di chiedere l'aiuto di uno psichiatra. È stata la mia salvezza. Diversamente, non credo sarei mai uscita dal tunnel della dipendenza. Gli amici, forse perché ti danno consigli gratis, non si ascoltano mai. Grazie al percorso di analisi ho preso davvero consapevolezza di che tipo di uomo fosse: un profondo narcisista, incapace di provare empatia e sentimenti puri. In un attimo, quello che avevo considerato amore fino al giorno prima mi è apparso improvvisamente una chiara patologia. Ho capito che il suo continuo cercarmi non era un segno di amore verso di me, bensì la prova che non riuscisse a vivere senza la costante approvazione degli altri. Voleva semplicemente essere sicuro che io fossi ancora innamorata di lui. Oggi mi sembra impossibile aver perso la testa per un uomo del genere. Quando mi capita di incontrarlo non mi fa più nessun effetto e al pensiero di quel periodo mi viene quasi da ridere, ma sarei molto preoccupata se una mia amica si trovasse in una situazione simile. Personalmente, al momento non corro rischi: la passione ormai è l'ultimo dei miei interessi". Ora Alba preferisce dedicarsi al lavoro e alla sua famiglia. L'amore, per ora, può attendere. (I.S.)

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