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La Tobagi contro Porro. La consigliera della Rai stronca "Virus"

Nel Cda di viale Mazzini, lei e Gherardo Colombo non hanno votato i nuovi palinsesti. Ora scatta la guerra: "Il programma di Rai 2 è qualcosa di già visto. C'è poca attenzione alle notizie"

Ignazio Stagno
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Benedetta Tobagi stronca Nicola Porro. Lei che siede nel Consiglio di amministrazione di viale Mazzini, è stata l'unica, insieme a Gherardo Colombo, a non votarre i palinsesti autunnali della Rai. Così inzia la guerra ai nuovi programmi. Nel mirino finisce subito "Nicola Porro", vicedirettore de Il Giornale e conduttore di "Virus" il nuovo talk show di approfondimento gionalistico nel prime time di Rai2. Il programma dopo la prima puntata è stato stroncato da buona parte della critica. Certo, aprire la prima puntata, con due sonniferi come Guglielmo Epifani e Mario Monti, non è proprio una partenza a razzo. Così ora arriva anche la "bastonata critica" della Tobagi. Ricostruzione romanzata - Il pomo della discordia è il fact checking, ovvero l'insider journalism, e la verifica delle notizie per guardare i fatti da vicino. Porro durante la puntata ha lanciato un servzio su un pranzo con i falchi del Pdl al quale avrebbe partecipato lui stesso in persona. Ma il servizio è una ricostruzione, senza nessun audio originale, del pranzo, dalla quale emerge ben poco di attendibile. Scatta la furia della Tobagi sul sito Valigia blu: "La nuova trasmissione aveva promesso un ulteriore approfondimento grazie alle nuove potenzialità del fact-checking. Circa il dibattito in studio, quello che è andato in onda, prosegue Tobagi è "nella più ordinaria, vetusta e consolidata tradizione del talk show. Volendo essere gentili, potremmo limitarci a commentare: già visto". Poi arriva l'affondo sulla "ricostruzione romanzata": "Alla base della ricostruzione - osserva Benedetta Tobagi - non vi è alcun documento, né la registrazione di un colloquio con le fonti. È solo la plastica mise en scène di un 'retroscena' romano. Poco importa che alla fine Porro si premuri di precisare di cosa si tratta, perché - sottolinea la consigliera Rai -  cio' non attenua l'impatto emotivo e pre-razionale che la visione ha sugli spettatori". Fact checking fatale - Infine per chiudere in bellezza arriva la stoccata proprio sul fact-checking, ovvero sulla verifica delle notizie: "Nicola Porro infatti precisa agli spettatori che la ricostruzione è vera perché ne è stato testimone". Conclude Benedetta Tobagi: "è questo il fact-checking preannunciato?". Insomma il "Virus" di Porro ha già fatto una vittima. Lui stesso. (I.S.)        

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