Sottile lascia Mediaset per protesta contro telese a Matrix Già arruolato Nuzzi al suo posto
Il mercato dei conduttori Tv è in fibrillazione. Cambi di casacca che coinvolgono le due principali emitittenti televisive, Rai e Mediaset, ma che vede in La7 la protagonista assoluta. Se in negativo o in postivo dipende dai punti di vista. La rete di Urbano Cairo, infatti, sta perdendo uno ad uno tutti i suoi frontman più in vista: Luca Telese è già passato a Mediaset e proverà a resuscitare Matrix, mentre Nicola Porro partirà a brevissimo con Virus, su Rai due. Nuzzi condurrà Quarto grado - L'ultimo coup de théâtre è fresco fresco: Gianluigi Nuzzi, firma di Libero e autore di diversi libri inchiesta sul Vaticano, è pronto a fare il grando salto: da La7 a Mediaset. L'abbandono de La7 è stato annunciato dallo stesso Nuzzi su twitter: "Lascio La7. Ringrazio Gad Lerner, L. Tombolini, Paolo Ruffini, M.Ghigliani e il pubblico che ama le mie inchieste. In bocca al lupo, Cairo!". L'addio, confermato da una nota ufficiale diramata dai vertici del Biscione, è dovuto a una di quelle offerte che non si possono rifiutare: la conduzione di un talk show, in prima serata, su Rete 4. Sottile ripara da Mentana - L'identikit è quello di Quarto grado, condotto fino ad ora da Salvo Sottile. Che ora, secondo un'ultima indiscrezione di Dagospia, sarebbe pronto per traslocare a La7: per lui un talk show in prima serata e un posto da vicedirettore - e conduttore - del Tg diretto da Enrico Mentana, che lo ha 'svezzato' a Mediaset. Il giornalista siciliano, proprio oggi martedì 2 luglio, si è infatti polemicamente dimesso dalle tv del Biscione. Pare infatti che gli era stato promessa la conduzione di Matrix, ossia l'approfondimento sulla rete ammiraglia, soffiatagli però all'ultimo momento da Luca Telese. In attesa di Formigli e Crozza - Insomma, Mediaset sembra voglia fare sul serio. L'approfondimento politico, in effetti, rappresentava finora uno dei punti deboli di Mediaset. Ora, con l'arrivo di Telese e Nuzzi, si tenta il salto di qualità. In attesa di Corrado Formigli, che ci starebbe pensando, e dell'impresa impossibile: Maurizio Crozza. In fondo, come ben sapevano i romani, pecunia non olet. Nemmeno se i soldi sono del Cav.