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Firenze, Renzi affitta Ponte Vecchio a Montezemolo e alla Ferrari

Il sindaco ha chiuso per una sera a turisti e fiorentini il luogo simbolo della città. Proteste dei cittadini mentre i clienti della Ferarri cenavano con "Luchino"

Ignazio Stagno
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Flavio Briatore, Luca Cordero di Montezemolo e i top manager del lusso mondiale. E' questo il blocco sociale che il "compagno" Matteo Renzi prova a sedurre dalla sua scrivania di palazzo Vecchio. Il rottamatore è sempre più distante dalle ideologie post-comuniste del suo Pd e così fa di Firenze una vera e propria Company a cielo aperto. E chi ne gode? Lui, Luca Di Montezemolo, l'uomo che ha finanziato la salita in politica di Monti. Ora il "cavallino rampante" dell'imprenditoria italiana vuole salire sul carro di Renzi, e il sindaco non si nega. Così gli affitta Ponte Vecchio per una sera, alla modica cifra di 100 mila euro, meno del costo di una Ferrari, per una cena sotto le stelle con i top clients della casa di Maranello. Rabbia "rossa" -  Un'iniziativa, quella andata in scena a Firenze sabato 29 giugno, che ha fatto storcere il naso all sinistra del Pd che intanto prepara le primarie per la segreteria. Tra i candiati ci sarebbe anche Matteo Renzi. Lui mentre aspetta risposte da Epifani per le regole del congresso, blocca ai turisti Firenze per una notte e la consegna con tanto di catering all'amico "Luca". L'asse Renzi-Monti-Montezemolo è ormai realtà. Ma i fiorentini, soprattutto quelli "rossi" non hanno gradito questo show sotto le stelle, tra giacche a doppiopetto e sorrisi al caviale. Così hanno protestato lungo l'Arno prendendosela con i vigili urbani che presidiavano la cena di Montezemolo. Giusto così -  La polemica è poi scoppiata domenica quando il filosofo Sergio Givone, assessore alla Cultura di Palazzo Vecchio, ha sposato la linea del sindaco: "Ce ne fossero di Ferrari", dice a Repubblica. E aggiunge:  "Centomila euro è una bella cifra, del resto queste sono le tariffe. Ma in ogni caso non è solo questione di soldi". Già, è una questione poltica. Montezemolo fa comodo a Renzi per la sua scalata verso palazzo Chigi. Intanto la polemica non si spegne. E arrivano altre frecciatine velenose alle orecchie di Matteo Renzi. Tutto sbagliato - L'ex ministro Antonio Paolucci e Tommaso Montanari, docente alla Federico II di Napoli, bocciano l'idea di bloccare una via di passaggio. Montanari sbotta: "I beni culturali sono l'unica cosa che in questo mondo si possa ancora sottrarre alle leggi del mercato. Una piazza o un ponte non sono merce da vendere". Non per Renzi. La prossima volta magari il sindaco passerà da ponte Vecchio, non sulla sua bici. Ma a bordo di una Ferarri. Magari regalata proprio dall'amico Luchino di Montezemolo. (I.S.)

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