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Sgarbi: "La vera Ruby è la Cancellieri, processate Napolitano"

Il critico d'arte contesta la sentenza ai danni del Cav del tribunale di Milano: "E' ingiusta. Anche il Colle fa telefonate ma nessuno lo tocca"

Ignazio Stagno
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"La vera Ruby è il ministro Anna Maria Cancellieri". A poggiare l'etichetta sulla spalla della Cancellieri è Vittorio Sgarbi. L'ex sindaco di Salemi attacca il ministro e Giorgio Napolitano. Sgarbi non ha digerito bene la condanna a sette anni per il processo Ruby per Silvio Berlusconi. E così prova ad analizzare le carte e fa un paragone tra la vicenda del Cav e l'attuale governo Letta, nominato, a suo dire, con pressioni forti da Re Giorgio. Le pressioni di Re Giorgio - "I due reati inventati restano indimostrabili se non come astrazioni, per una astratta tutela della condizione di minorenne. Ma il reato di telefonata circoscrive la concussione almeno nel caso di un' altra alta autorità istituzionale: presidente della Repubblica. Dopo aver posto la condizione, per accettare il secondo mandato di un governo di alte intese, Napolitano esercita la sua pressione su una figura più debole, il presidente del Consiglio Letta imponendogli di nominare il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, già insoddisfacente ministro degli Interni", scrive Sgarbi su Il Giornale.  "La Cancellieri è la vera Ruby" -  E qui arriva l'affondo sulla Cancellieri: "Non ha un sostegno politico, non ha un merito reale, ma diventa ministro per la seconda volta, e Letta, non può dire di no. La vera Ruby è lei, sostenuta da Napolitano, e con un utilità evidente che si manifesta in potere subalterno e in indennità ministeriali". Insomma per Sgarbi la Cancellieri siede in Consiglio dei Ministri solo grazie a Napolitano che avrebbe telefonato a Letta per imporgli il suo nome nella lista dei ministri.  Processate Napolitano - Ma Sgarbi va oltre e non si ferma. Ripesca infatti le vicende che legano il Colle alla trattiva Stato-mafia e le relative intercettazioni telefoniche dei colloqui tra Napolitano e l'ex ministro Nicola Mancino. "Di fronte l'evidenza, perché non si apre un inchiesta per concussione relativa alla telefonata o alle pressioni di Napolitano sul presidente del Consiglio? Di questi tempi, dopo il caso delle telefonate di Mancino potremmo aspettarcelo. Ma, vista l'età della Cancellieri ci salveremo dal reato di prostituzione minorile. Alias di cene". Ma la furia di Sgarbi era già iniziata ai microfoni de La Zanzara su Radio24. Dopo la notizia della sentenza a caldo Sgarbi afferma: "Berlusconi viene condannato e invece si scorda quello che ha fatto Pier Paolo Pasolini che andava con i minorenni. Pasolini andava con dei prostituti come ha fatto Berlusconi con Ruby. Non c'è differenza. Inoltre la moglie del presidente della Repubblica Leone lo sposò a 17 anni. E allora? Si faceva mantenere da lui. Ruby si fa mantenere dal Cav. La storia è la stessa". (I.S)

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