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Carofiglio mollala toga, dopo 10anni da scrittoree 5 da politico

Finita l'aspettativa da deputato: "Dovrei fare il magistrato nei buchi di tempo". Non è che la sede di Campobasso gli sta stetta come a Ingroia quella di Aosta?

Matteo Legnani
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Udite udite. Tramite intervista al Corriere della Sera, Gianrico Carofiglio annuncia il suo addio alla toga. Cinquantadue anni appena compiuti e giudice da 22, Carofiglio ha fatto parte di due specie che per una decina d'anni si sono andate diffondendo come funghi all'interno della magistratura italiana: prima quella del magistrato-scrittore (che vede un altro campione in Giancarlo De Cataldo ed è divenuta tanto numerosa che ogni anno si svolge in giro per l'italia un Convegno dei magistrati-scrittori) e poi quella del magistrato-politico, cioè della toga che si smette in aspettativa e poi scende (o sale) in Parlamento. E qui basti citare due big come Pietro Grasso e Antonio Ingroia. Della prima specie Carofiglio fa parte da una decina d'anni (con grandi successi editoriali come "Testimone inconsapevole" e "Il passato è una terra straniera" che vedono protagonista l'avvocato Guido Guerrieri), della seconda ha fatto parte per cinque anni, dal 2008 allo scorso febbraio, come deputato del Partito democratico. Nell'intervista al Corriere, Carofiglio attribuisce la decisione di appendere la toga al chiodo al fatto di non poter "più svolgere la mia funzione con la dignità e l'impegno necessari, come ritengo di aver sempre fatto". E poi, aggiunge, "prima facevo il magistrato e scrivevo libri nel tempo libero, ora quel ruolo è diventato predominante e dovrei fare il magistrato nel tempo libero, tra la scrittura e un convegno, o la presentazione di un libro. Non sarebbe dignitoso". No, certo che no. Però, leggendo l'intervista si scopre pure che, non essendo più in politica e dovendo rientrare in magistratura, a Carifiglio il Csm avrebbe riservato un "bel" posticino...a Benevento. Che non è esattamente come stare alla Direzione distrettuale antimafia di Bari: luogo in cui Carofiglio lavorava prima dell'aspettativa per motivi politici e che è pure la sua città d'origine. Sarà mica che alla star (dell'editoria) Carofiglio benevento sta stretta quanto alla star (della magistraura) Ingroia sta stetta Aosta?

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