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Ferrara scarica il "socio" Dell'Arti"Su 'non possiamo rivotare Alemanno'ha fatto il furbetto col culo mio"

L'Elefantino prende le distanze dal titolo contro il sindaco di Roma uscente: l'edizione del lunedì è curata da un service esterno

Matteo Legnani
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"Ecco perchè non possiamo rivotare Alemanno". Il titolo dell'edizione del lunedì de Il Foglio ha sorpreso tanti. Per l'orientamento politico del giornale e poi perchè da tempo il suo direttore Giuliano Ferrara va dicendo di vessere sostenitore del sindaco di Roma uscente. Ma c'è un ma. L'edizione del lunedì è curata da un service esterno, diretto da Giorgio Dell'Arti. E in una nota scritta oggi in risposta alle lettere indignate giunte in redazione da sostenitori del centrodestra, Ferrara scarica tutta la colpa sul suo collaboratore: "Giorgio Dell'Arti, che da molti anni fa in service il lavoro magistrale che sappiamo di confezione del Foglio rosa, ha fatto il furbetto con il culo mio" spiega senza giri di parole l'Elefantino. Che però poi aggiunge: "Ma non è così grave, in fin dei conti siamo un giornale di semilibero pensiero, che sposta cinque voti in tutto, credo. E ho sempre detto che voterò Alemanno a quattro mani (c'è anche il voto di mia moglie)". E poi: "Perché non possiamo votare Alemanno, lo considero un simpatico refuso da republicones. Alemanno ha fatto cose buone, ne ha progettate di altrettanto buone senza riuscire a farle, ha coperto alcune buche di mio interesse personale (passeggiatore tra i passeggiatori, e vespista), ha lasciato agli amichetti di Rodotà tà-tà il Valle, che prima del sequestro era bene comune dei cittadini di Roma, insomma sta tra bene e maluccio, ma comunque merita il voto". Poi la frecciata all'avversario: "Quel Marino si è sempre vantato di essere un'eccellenza medica e civile, ma io sono convinto che in Italia le eccellenze sono mediocri".

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