Proiettili e minacce all'ex grillino"Venturino dimettiti o muori"
Il vicepresidente dell'Ars espulso da Grillo ha fondato un partito per i delusi dal comico
Inquietante minacce al vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino, che dopo essere stato cacciato dal movimento 5 stelle ha appena fondato un nuovo partito, "L'Italia migliore". Una busta con tre proiettili calibro 9 iè stata rintracciata al centro smistamento poste di via Ugo La Malfa a Palermo. In un messaggio su un foglio intestato dell'Ars la minaccia esplicita al deputato regionale di dimettersi subito dopo che era stato premiato dal popolo e di tornare "nella fognatura altrimenti uno di questi proiettili l'avrebbe colpito in fronte". Sull'episodio indaga la polizia. Livello di guardia alto - L'ex 5 stelle ha parlato al telefono col portavoce del Movimento di Grillo in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, che gli ha espresso la piena solidarietà del gruppo parlamentare. Dopo l'espulsione dal Movimento, Venturino è stato più volte criticato e attaccato sul web e su Facebook. Nel suo ufficio a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento siciliano, sono giunte nei giorni scorsi anche alcune lettere anonime, tutte con toni molto pesanti nei confronti del parlamentare. Né Venturino né il suo entourage hanno però presentato denuncia, ritenendo le missive conseguenze del clima di tensione dopo l'espulsione del parlamentare dal Movimento, con l'accusa di avere violato il patto di restituire parte dell'indennità mentre per il deputato il provvedimento èstato preso per le critiche mosse nei confronti delle scelte politiche fatte da Beppe Grillo a Roma. Ma dopo il rinvenimento della busta con i proiettili il livello di guardia si è alzato. C'eravamo tanto amati - Solo pochi giorni fa Beppe Grillo, durante l'apertura del tour elettorale in Sicilia in vista delle comunali del 9 e 10 giugno, aveva parlato di Antonino Venturino, epurato perchè non aveva restituito parte delle sue indennità: "Uno che ha visto i soldi ed è scappato, ma a quello darei io i soldi per andare via. Non tutti possono reggere la nostra rivoluzione". Da parte sua l'ex grillino, ad Agorà, ieri ha denunciato la mancanza di strategia ben precisa del leader pentastellato: "Ieri in provincia di Enna diceva le cose dette l'estate scorsa, ma con una rabbia e aggressività in più, soprattutto contro i media, perchè si sta vedendo sfuggire di mano un movimento che lo tollera sempre meno e non sopporta piu' le sue intrusioni. Diventa allora più aggressivo, a fronte tra l'altro di una totale mancaza di strategia chiara". Venturino sostiene che "nessuno dei 163 parlamentari del movimento ha dato le risposte che i cittadini si attendevano, nè messo in campo una politica del fare. Anche loro hanno perso di vista i problemi veri".