Bilderberg, la riunione massonica dal 6 al 9 giugno: tra loro anche 6 italiani
Tra gli invitati Monti, la Gruber e l'ad di Telecom Bernabè. Ma anche i vertici di Intesa San Paolo e Mediobanca
Giorni di fuoco per i complottisti di tutto il mondo: a giorni, il 6 giugno per la precisione e fino al 9, il simbolo per eccellenza dei poteri forti internazionali e delle loro trame, per definizione oscure, si troverà per l'appuntamento annuale. Parliamo, per chi ancora non l'avesse capito, del Club Bilderberg, di cui appunto fanno parte personalità influenti del mondo economico, politico, bancario e dell'informazione, che si cofnrontano sui temi più disparati, di rilevanza globale: da quelli economici, a quelli geopolitici, fino a quelli ambientali, per fare qualche esempio. Apologeti vs integrati - Come noto, l'assemblea si tiene a porte chiuse, senza la presenza delle telecamere, in modo tale - dicono gli organizzatori - da evitare le strumentalizzazioni della stampa. Per i detrattori alla Beppe Grillo, invece, la causa è ben diversa: in incontri del genere si decidono le sorti del mondo, dicono, i partecipanti fanno riferimento a specifici e ben identificabili interessi, per cui le loro decisioni, che influenzeranno le dinamiche politiche, economiche e sociali di tutto il mondo, devono rimanere segrete, occulte. Gli italiani presenti - Sia come sia, nella lista degli invitati di quest'anno ci sono 6 italiani: l'ex-premier Mario Monti, che ormai conta quanto il due di spade quando regna coppe, Lilli Gruber, conduttrice de La7 che va in onda con un talk che non supera quasi mai il 5% di share e l'ad della perennemente indebitata Telecom Franco Bernabè. I veri nomi che consolano i complottisti di casa nostra sulla bontà delle loro teorie sono però quelli di Enrico Tommaso Cucchiani (ad di Intesa San Paolo) e Alberto Nagel (a capo di Mediobanca). Infine, c'è Gianfelice Rocca, che ai più non dice nulla, ma che è presidente di Techint Group, e ciononostante continuerà a non dire nulla al 90% degli italiani