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La Consulta e il legittimo impedimentoBerlusconi prepara il piano B

Weekend di lavoro a Villa Certosa per il Cav e i tre "falchi": pronto il nuovo Pdl 2.0

Nicoletta Orlandi Posti
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Il 19 giugno la Corte Costituzionale dirà la sua sul legittimo impedimento negato a Silvio Berlusconi nel processo Mediaset nel 2010. Se la Suprema Corte darà ragione alla procura, a ottobre ci sarà la sentenza finale che potrebbe confermare l'interdizione del Cavaliere per 5 anni dai pubblici uffici. Pochi giorni dopo, il 24, arriverà anche la sentenza Ruby e la situazione potrebbe precipitare.  I vertice in Sardegna - Per il Cavaliere questi sono giorni di preoccupazione, ma anche di lavoro per trovare una strategia ed uscire dall'angolo. Il weekend a Villa Certosa in Sardegna sono arrivati i tre "falchi" Denis Verdini, Daniela Santanchè e Daniele Capezzone che hanno presentato a Berlusconi un progetto per rilanciare un partito più leggero, una sorta di Pdl 2.0, all'americana, con pochi soldi e pochi organismi dirigenti, in grado di raccogliere fondi per le elezioni che non tarderanno ad arrivare. Il Cav studierà il progetto, ma tempi certi non ce ne sono. Di certo c'è che le decisioni che prenderà terranno presente anche alcuni appuntamenti non secondari: i ballottaggi e le decisioni che il governo dovrà assumere sull'Imu, sull'Iva e sul costo del lavoro. Dalle parti delle "colombe" si assicura che Berlusconi non intende assumere decisioni se non dopo la pausa estiva: ci sono ancora troppe cose in gioco e poi una rivoluzione organizzativa mostrerebbe una debolezza che invece ora è appannaggio solo del Pd.  Il ruolo di Alfano - Che i "falchi" non vedano di buon occhio il doppio ruolo (governo e partito) di Angelino Alfano è cosa nota, ma al momento il segretario non si tocca. In molti, a partire dai capigruppo Schifani e Brunetta, vedrebbero di buon occhio il ritorno di Sandro Bondi come coordinatore in servizio effettivo che ridimensionerebbe anche il potere straordinario che ha in questo momento Verdini. E Maurizio Gasparri non nasconde il malumore: "Questi incontri separati difficilmente portano esiti chiari. Occorre discutere tutti insieme". Gli risponde Santanchè: "Le presunte polemiche su presunti divisioni tra presunti falchi e presunte colombe sono stucchevoli. Vorrei che tutto il partito prendesse coscienza che tra 15 giorni una sentenza potrebbe togliere dalla scena politica il nostro leader Silvio Berlusconi". 

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