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Corriere "salafita"nella foto di Aminai capezzolisono "sfumati"

Il quotidiano di via Solferino scrive dell'attivista tunisina finita nel mirino degli estremisti islamici. Ma "inciampa" sulla sua foto a seno nudo

Matteo Legnani
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A pagina 15 di oggi, il Corriere della Sera riferisce del processo all'attivista tunisina Amina Sboui, processata ieri per detenzione di materiale pericoloso (uno spray per difendersi dalle aggressioni) e condannata a cento euro di multa dal tribunale di Kaiouran. La ragazza da mesi è finita nell'occhio del ciclone della giustizia tunisina e nel mirino degli estremisti islamici per essersi mostrata a seno nudo su internet con scritto sul corpo in arabo "il mio corpo è mio". Per questo, è stata da alcuni ribattezzata come la Femen di Nordafrica. La sua vicenda viene raccontata con dovizia dal Corriere, comprese la censura e le minacce ricevute dalla 18enne da parte degli estremisti islamici. Ma che fa, nello stesso pezzo, il giornale di De Bortoli? Sfuma, cioè censura, nella foto correlata al pezzo, i capezzoli della ragazza, non facendo così un gran favore alla sua causa. Salafiti in via Solferino? 

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