Lucarelli: Facebook in balia dei bulliCancellato chi li denuncia
Il caso di una giornalista che ha denunciato la presenza di alcune pagine violente e che è stata "eliminata"
Bisogna ammettere che quel Mark Zuckerberg ha davvero un animo sensibile. Ha finalmente dichiarato che in effetti il sistema di controllo dei contenuti su facebook non è esattamente efficacissimo e che vedrà di migliorare le misure di sicurezza. Ovviamente, lo scrupolo nasce da un forte problema di coscienza: dopo la protesta furiosa di varie associazioni femministe, alcune grosse aziende americane hanno deciso di bloccare gli investimenti sul social finché non saranno certe del contenuto delle pagine in cui finirà la loro pubblicità. Insomma, finché qualche utente giocherellone suggerisce di stuprare l'amica del liceo o si lanciano campagne su fb per riaprire i forni crematori va tutto bene, ma se la bibita gassata investe su yahoo anziché su facebook Zuckerberg è emotivamente toccato. E allora anche io ho deciso di toccare le corde più sensibili di Mark, andando a guardare cosa è successo, dopo il polverone degli ultimi giorni, alle pagine facebook più violente, a coloro che le hanno segnalate agli amministratori di fb e, soprattutto, agli inserzionisti che si trovano piazzata la loro pubblicità in mezzo a quella cloaca massima di post in cui si inneggia a violenza di ogni tipo. Selvaggia Lucarelli, su Libero in edicola oggi, venerdì 31 maggio, parla del caso di una giornalista che ha segnalato al social network una pagina con contenuti razzisti e violenti e che per tutta risposta non solo è stata minacciata e insultata, ma alla fine ad essere cancellata è stata la sua pagina.