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Zucconi contro Travaglio: "In tv non lo guardo"

Travaglio, vicedirettore del

Il giornalista di Repubblica: "Non guardo Marco. Quando lo incrocio cambio canale"

Ignazio Stagno
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Vittorio Zucconi non sopporta più le arringhe del pm Marco Travaglio dall'arena di Servizio Pubblico. Questa sera va in onda l'ultima puntata del talk show di Michele Santoro. Sotto i riflettori finiranno le amministrative di domenica scorsa e soprattutto il tonfo del Movimento Cinque Stelle. Travaglio già in questi ultimi giorni si è premurato di difendere il caro leader Beppe dall'evidenza dei fatti affermando che "il Movimento ha perso per i suoi meriti". Una difesa d'uffcio che ha il sapore della totale assurdità ma che, comunque, Travaglio con buona probabilità ribadirà dal palco di Servizio Pubblico. Il gironalista del Fatto cercherà colpevoli esterni al Movimento per spiegare la non-vittoria grillina.  Lo zapping - Così Zucconi si fa veggente e su twitter spara: "Questa sera, dopo che Marco ci avrà spiegato che è tutta colpa del Pd, da Santoro anche Sgarbi. Per questo Dio ha creato il telecomando". Insomma Zucconi di passare il suo giovedì sera ad ascoltare le teorie "travagline" non vuole spaerne. E non c'è da dargli torto. Travaglio sarà inviperito perchè in sette gironi ha perso due cavalli su cui puntava tanto. Grillo crolla alle comunali e il Movimento si spacca tra urla e insulti al "presidente Rodotà". A questo si aggiunga pure che Massimo Ciancimino, la gola profonda del processo sulla trattativa Stato-mafia, testimone di fiducia del pm Antonio Ingroia (altro "amico" di Travaglio), è stato arrestato per evasione fiscale e il sermone di al veleno del giovedì è servito. Zucconi preferirà magari un bel Csi Miami, o un buon dvd per dimenticare il triste e ormai monotono copione di Travaglio. (I.S)

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