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M5S, il portavoce camionista accusa:"Gli italiani votano a minchiam e col culo"

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Nik il Nero

Nicola Virzì, il portavoce dei pentastellati, insulta gli elettori: imita il "capo" Beppe e riempie la sua bacheca Facebook di improperi

Ignazio Stagno
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Il Movimento Cinque Stelle ha sbattuto contro il muro delle amministrative. Crollo verticale dei consensi e solo la terza piazza per i candidati grillini a Roma e nelle altre grandi città dove si votava. Il day-after è duro, senza nemmeno un ballottaggio all'orizzonte. E in piena tradizione a Cinque Stelle la sconfitta si trasforma in rabbia feroce. Nik Il Nero, al secolo Nicola Virzì, ex camionista e ora portavoce nello staff di comunicaziuone al Senato del M5S, con rispetto ed educazione verso gli elettori che non hanno scelto i grillini sbotta: "Avete votato con il culo". Votano ad minchiam col culo -  In un lungo post sulla sua bacheca Facebook, l'uomo col volante in mano è un fiume in piena. E attacca: "L'italiano perde il pelo ma non il vizio, l'abitudine è quella di mettere una croce a minchiam su una scheda colorata senza capirne il perché... l'italiano non vota quasi mai un programma, vota un volto quasi sempre noto. Usare la testa anzichè la pancia o il culo quando si vota sarebbe costruttivo per il paese ma evidentemente è troppo impegnativo, il Pd vince nonostante sia il Pd e il Pdl sopravvive nonostante sia il Pdl... ". Astensione maledetta -  Insomma chi non la pensa come Beppe vota "ad minchiam e con il culo". Poesia a 5 Stelle. La sfuriata del portavoce non finisce qui. Nik il Nero continua a sputare veleno sugli italiani che avrebbero "tradito" il Movimento: "Il M5S è andato male ma il 50% degli italiani non vota più e se ne vanta davanti a un caffè... per cambiare le cose occorre un po di tempo, i miracoli o le magie non le fa nessuno, chi ci ha provato in passato è stato messo in croce, ricordate? In questo paese c'è un problema nel DNA degli italiani che non può essere modificato se non per le generazioni future... Si va avanti e non si molla". Finchè non saranno gli elettori a mollare Grillo. (I.S)  

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