Bersani si tiene l'auto bluFuoco amico de L'Espressocontro l'ex segretario Pd
Il settimanale di De Benedetti fa le pulci a Pier: ora è un "semplice" deputato, perchè allora si tiene vettura e scorta pagate dai contribuenti?
Fuoco amico. O fuoco "rosso" se preferite. L'Espresso, il settimanale di casa De Bendetti, vicino al centrosinistra fa le pulci a Pier Luigi Bersani. In un lungo articolo da titolo che sa tanto di presa in giro, "Qualcuno ha visto Bersani?", c'è la cronaca del Pier post catastrofe elettorale. Bersani a quanto pare in largo de Nazareno è una sorta di fantasma. Non ha più il suo ufficio da segretario. Insomma la sua scrivania non c'è più. Ha un ufficio alla Camera solo come deputato. Ma il dato più interessante riguarda l'auto blu di Bersani. Paghiamo noi - Il Pd ha un parco macchine a noleggio per i dirigenti del partito. Auto blu private a disposizione dei vari leader. Ma Pier Luigi ha pure l'autoblu ma non privata. La sua è pagata dai contribuenti. A fare luce è proprio l'Espresso: "Girava con l'auto blu, Bersani, quando era segretario del Partito. Ma questo continua a farlo. Non usa una di quelle a noleggio con conducente messe a disposizione dal Pd, sia però chiaro, come un Fioroni qualsiasi. No, Bersani ha la scorta, e la macchina è pubblica. Anche ora che non è più segretario? 'Che c'entra - spiega Stefano Di Traglia, staff comunicazione Bersani - l'auto della scorta ce l'ha per le minacce ricevute'". Le minacce - Già Bersani ha scorta e auto blu per le minacce. Quali? Quelle ricevute circa tre anni fa con una lettera anonima contente minacce di morte, recapitata nella sede dell'Ansa di Bari. Però a quanto pare ora che lui, Bersani, non è più segretario del Pd, nè candidato premier, nè premier incaricato, le minacce sono scomparse. Ma l'auto blu resta. Il presunto "rischio" a cui è esposto l'ex segretario del Pd è scomparso per sua stessa ammissione. Finto anticasta - Già il 17 marzo del 2012 su twitter Pier postava una foto in metro con questa didascalia: "Verso l'incontro con Hollande in metropolitana, non in auto blu". Sempre nel 2012 al Corriere il Pd spiegava sotto il vento dell'anticasta che "per quanto riguarda Bersani, il segretario del Pd ha ridotto tutto quel che poteva, a cominciare dalla macchina blindata del partito, con due militanti di scorta: soldi del Pd e quindi pubblici. Dismessa la vigilanza interna, Bersani a Roma viene comunque seguito da una macchina della Finanza, con a bordo un autista e un uomo della tutela". Un anno dopo Bersani fuori da tutti i giochi gira con scorta e auto blu a spese nostre. Per difendersi da chi? Forse da chi lo ha ucciso dentro le mura del Pd. (I.S)