La Melandri incontra il giornalista,e lo striglia per le critiche al Maxxi
Dopo la nomina alla direzione generale del museo capitolino di Francesco Spano "amico" dell'ex ministro, il cronista del Corriere Edorado Sassi è stato "rimproverato" per aver dato la notizia
Giovanna Melandri è nervosa. Da quando è stata nominata presidente del museo di arte contemporanea di Roma, il Maxxi, l'ex ministro non manda giù le critiche. Soprattutto quelle dei giornalisti. Al punto di convocarli a "palazzo" per tirargli le orecchie. E' quello che è accaduto ad Edoardo Sassi, giornalista del Corriere della Sera, che a febbraio scorso aveva dato la notizia di una nomina "generosa" alla direzione generale del museo. A decidere le sorti di quella poltrona fu proprio la Melandri che nominò il suo "amico" Francesco Spano. L'amico di famiglia - Lui, giovane avvocato, 34 anni, vicino da sempre è vicino agli ambienti democratici. Da anni è un collaboratore della Melandri. E' stato suo consulente legislativo, già a capo, in qualità di coordinatore, di una "Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale" che la stessa Melandri aveva creato quando era a capo del Ministero per i Giovani. Il contratto per Spano prevede 72000 euro. Dopo le critiche, aspre, per la nomina, la Melandri tentò una timida difesa: "Ma è davvero bravissimo, curriculum eccezionale, un dottorato, insegna all'università. Non capiamo quale sia il problema, in una Fondazione sono lecite nomine dirette". Invece a quanto pare il problema c'è. La strigliata - La Melandri ha perso la testa e ha strigliato Sassi per aver dato quella notizia. Racconta il giornalista su facebook: "La presidente mi ha chiamato nel suo ufficio per un incontro. "La presidente" non voleva affatto conoscermi - scrive il cronista su Facebook - bensì, avvezza ai meccanismi e all'arroganza tipica di chi ha molta dimestichezza col potere, semmai rimproverarmi. Cioè lamentarsi con me, un giornalista, per una serie di articoli a lei sgraditi. Lei: "Come mai lei è sempre così antipatico con noi?" (noi chi? Plurale maiestatis?). Io: "Io non sono antipatico con voi, io faccio il mio mestiere, che mi rende spesso antipatico a molti, chieda in giro....". "Bene, antipatico o no, se fa il suo mestiere farebbe bene a controllare le sue fonti". Black list - Insomma una strigliata al veleno per redarguire un cronista poco compiacente. Ma a quanto pare la "zarina" Melandri ha una black list lunga con i "nemici" del Maxxi. Tra questi c'è anche lo scrittore Fulvio Abbate che avrebbe firmato una lettera-appello per chiedere le dimissioni della Melandri dal Maxxi. "Non si tratta solo di una mancanza di titoli e conoscenze - scrivono i firmatari del gruppo Maxxinostri - ma anche di una incapacità evidente. La nomina di un suo collaboratore come segretario generale del Maxxi lascia esterrefatti. Dopo scivoloni come l'imbarazzante mostra dedicata ad Alighiero Boetti, o la cancellazione senza spiegazioni di mostre di un certo rilievo internazionale, ma anche decisioni molto discutibili che hanno impedito la visione di film ritenuti incompatibili con la campagna elettorale, non vediamo cos'altro debba accadere". (I.S.)