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Marina Berlusconi contro Repubblica:"Su mio padre solo fango e calunnie"

La figlia del Cav, con una lettera, risponde alle lezioni morali di Corrado Augias sul caso Ruby

Ignazio Stagno
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  Sul caso Ruby tutta la stampa di sinistra è mobilitata. L'antica usanza dell'antiberlusconismo ha sedotto ancora le penne rosse. Corrado Augias però su La Repubblica si è spinto oltre. Ha in pretica criticato anche la figlia del cav, Marina Berlusconi per la sua legittima difesa del padre, tirato in mezzo ad una vicenda giudiziaria che si basa su prove inesistenti. Scrive Augias sul quotdiano di Ezio Mauro: "La considerazione verso un padre non dipende anche dalla stima che i suoi comportamenti possono suscitare? Marina stima un genitore che si è coperto di ridicolo davanti all'Europa e al mondo? Lo difenda in pubblico ma faccia anche, in privato, qualcosa per salvarlo da una così penosa vecchiaia”. Insomma quella di Augias è stata una vera e propria ingerenza nella vita privata del av e di sua figlia. Fango e calunnie -  Marina non ci sta e scrive ad Ezio Mauro per sottolineare come Augias abbia davvero esagerato: "Egregio direttore, nel suo intervento dedicato principalmente alla vicenda Ruby, Corrado Augias arriva dove nessuno aveva ancora osato arrivare. Arriva a criticarmi per i sentimenti, la stima e la considerazione che ho per mio padre, giunge addirittura a farmi la predica su come dovrei o non dovrei comportarmi con lui. Ma come si permette, il signor Augias? Non si rende conto che tutto ciò appartiene alla peggiore inquisizione? Su questa storia di fango e calunnie, mio padre ha già spiegato più volte come sono andate davvero le cose. Io posso solo ribadire quello che ho già detto", afferma la Berlusconi. Marina dopo aver respinto l'attacco di Augias sottolinea ancora la voglia di difendere suo padre in ogni sede, sulla stampa e nei tribunali. So chi è mio padre -  E passa al contrattacco: "Conosco molto bene mio padre, conosco la persona che è e la profonda correttezza con cui si è sempre comportato, il rispetto che ha sempre avuto nei confronti degli altri, sono orgogliosa di lui e di essere sua figlia e non c'è stato mai nulla, assolutamente nulla, che potesse anche minimamente mettere in discussione questo orgoglio. Non è d'accordo, il signor Augias? Affari suoi. Ma il suo intervento è la migliore, o peggiore, dimostrazione degli enormi guasti che sono stati provocati da chi, in modo spesso consapevole, continua a non distinguere tra opinioni personali di tipo morale, o moralistico, giudizi politici, procedimenti giudiziari. Augias avrà le sue opinioni su mio padre, milioni di italiani, a cominciare dalla sottoscritta, ne hanno altre, radicalmente diverse", ha aggiunto.  Lo difenderò ovunque - Infine la numero uno di Mondadori sottolinea come la requisitoria del pm Ilda Boccassini sia stata detata più dalle opinioni personali che dall'evidenza di indizi e prove giudiziarie: "I tribunali - prosegue Marina Berlusconi - però non si occupano, o non si dovrebbero, occupare di opinioni. E la Procura di Milano pochi giorni fa ha chiesto per mio padre la condanna a 6 anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Su questa enormità Augias non ha nulla da dire. Anzi, liquida il tutto con un inciso sconcertante: 'ammettiamo pure', bontà sua, 'che tutte queste cose non abbiano rilevanza penale'. Di che cosa stiamo parlando, allora? È proprio nell'inciso l'ennesima conferma del fatto che il processo Ruby proprio per questo è stato costruito, nessuna prova, nessun reato, solo una grancassa mediatica per poter infangare chi non ha fatto nulla per meritarselo. Su quali basi, secondo Augias, si dovrebbe dunque arrivare a una condanna? Perché a lui e a quelli che la pensano come lui non piacciono, cito testualmente, 'il buon gusto' di mio padre e 'le barzellette' che racconta? Non si permetta, il signor Augias, di insegnare a una figlia che cosa deve pensare di suo padre. Si preoccupi di rispettare, di fronte ai propri lettori, - conclude - chi ha idee diverse dalla sua. E soprattutto non tenti di spacciare le opinioni per assolute verità". Avrano finalmente capito la lezione le penne rosse che vogliono il Cav dietro le sbarre? (I.S)  

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