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Allam sul caso Kabobo: "No alla Kyenge ministro"

Clandestini, immigrazione e polemiche. Magdi Cristiano commenta così: "La colpa è nostra"

Marta Macchi
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Salgono a tre le vittime del ghanese Kabobo: dopo due giorni di cure mediche muore anche Ermanno Masini, pensionato preso a picconate dalla follia omicida dell'uomo. Il caso fa discutere e punta il faro su una serie di problematiche, quanto mai attuali, legate al nostro sistema giuridico: clandestini, mancate espulsioni, legge sull'immigrazione e vecchie polemiche. L'africano irregolare doveva essere espulso ma, per una serie di cavilli legali, diviene elemento inespellibile. Magdi Cristiano Allam, leader di Io amo l'Italia, ospite de La Telefonata di Maurizio Belpietro commenta così: "Voglio fare un esempio: quando Gianluca Casseri uccise due senegalesi e poi si suicidò a Firenze ci fu una reazione violenta da parte dei senegalesi e il sindaco Renzi proclamò un giorno di lutto cittadino. Si promise il diritto alla cittadinanza e si fece mea culpa perché bisognava purificare le coscienze dal razzismo. Oggi invece un africano uccide a picconate  e non succede nulla. Pisapia si è limitato a esprimere il proprio cordoglio, nessun ministro è venuto a Milano". Una situazione difficile che spacca in due politica e pubblica opinione: "La colpa è nostra perché a fronte di diritti che accordiamo - spiega Allam - siamo incapaci di far rispettare le nostre leggi e far condividere i nostri valori". Argomento caldo delle ultime settimane, soprattutto dopo la proposta da parte del neo ministro Kyenge su lo Ius Soli, la possibilità di una nuova legislazione in ambito immigrazione: "Devono essere gli italiani a decidere i contenuti e non mettere a capo del ministero dell'integrazione un immigrato come la Kyenge". Magdi Allam ha infatti iniziato una lotta "personale" contro la politica congolose, una raccolta firma per farle abbandonare la poltrona. Cécile Kyenge, secondo il leader di Io amo l'Italia, è colpevole di: "Aver giurato il falso sulla costituzione. Ha detto che avrebbe servito esclusivamente l'Italia e poi però dice che non può essere italiana. Ebbene chi non si sente italiana non può servire l'Italia. Sono contrario anche allo Ius Soli". Magdi poi avverte: "Il terrorismo è un pericolo anche italiano perché abbiamo la cultura del buonismo e dell'immigrantismo e pensiamo che gli stranieri siano buoni a prescindere". Magdi Allam su caso Kabobo: "No a Kyenge ministro" Guarda il video su LiberoTv

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