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La vicepresidente al Senato del Pd: perché lei sì e la Santanché no?

Valeria Fedeli

Soprannominata la Boccassini democratica. l'esponente del Pd ricopre il secondo scranno di Palazzo Madama

Eliana Giusto
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Una è vice presidente del Senato ed è del Pd. L'altra potrebbe diventare vice presidente della Camera ed è del Pdl. Valeria Fedeli, capelli rosso fuoco e taglio alla Boccassini, nel Partito democratico fin dalla sua fondazione, collane vistose al collo e mai una dichiarazione sopra le righe potrebbe presto diventare il corrispettivo a Palazzo Madama di Daniela Santanchè, la pasionaria del Pdl, berlusconiana di ferro, in corsa per il secondo posto a Montecitorio. Peccato che mentre per la nomina della "Boccassini democratica" nessuno abbia obiettato, per quella della Santanchè si sia già scatenato l'inferno, con il Pd spaccato - tanto per cambiare - Pippo Civati che minaccia di non votarla e il Pdl che invece non ha alcuna intenzione di cedere. Del resto, proprio per la nomina della Santanchè, potrebbero tornare buone le dichiarazioni femministe della Fedeli che si scandalizzò del fatto che ci fossero "solo 5 donne sui 58 grandi elettori eletti dai Consigli Regionali per partecipare al collegio di elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Si parla, giustamente, da giorni della possibilità di una donna al Quirinale, ma quando si arriva al momento di scegliere chi concorrerà ad eleggere il nuovo Presidente, gli uomini preferiscono gli uomini. Della serie: non si sa mai…".  Insomma, ora un'altra donna potrebbe aggiudicarsi un posto-chiave alla Camera, e quella donna è la Santanchè. E come dice la Fedeli se "usare una donna contro le donne è la soddisfazione massima per un misogino", ben venga la Pasionaria del Pdl. Che fa quello che dice e dice quello che pensa, che si è sempre battuta per le donne, come la Fedeli e che non ha proprio nulla meno di lei.   

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