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Santanchè vice della BoldriniTerrore e panico tra i democratici

Con Lupi ministro, si libera la poltrona di numero 2 a Montecitorio, per la quale si voterà a giorni. Civati: "Io non la voto". Sarà il colpo di grazia per il Pd?

Matteo Legnani
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I due pugili si stanno lavorando ai fianchi, per ora evitando attentamente di sferrare il colpo del ko. E' una guerra di logoramento quella che stanno combattendo Pdl e Pd nell'arena delle larghe intese. Lo si è visto sulla questione dell'Imu (via tutta o ce ne andiamo, avevano minacciato gli azzurri), poi sulla (mancata) nomina di Nitto Palma alla presidenza della commissione Giustizia (dritto al fianco del Pd col Pdl che incassa male). E il prossimo scontro è già all'orizzonte: con la nomina di Maurizio Lupi a ministro dei Trasporti, uno dei posti di vicepresidente della Camera è divenuto vacante. E nei prossimi giorni verrà calendarizzato il voto dell'aula per la scelta di un sostituto. Dove sta l'inghippo? Nel nome che, stando a quanto scrive l'Huffington Post, il Pdl ha già fatto: quello di Daniela Santanchè. Pasionaria del Pdl, berlusconiana di ferro. Uno dei simboli, dei nomi forti del partito. Un nome che starebbe già facendo venire i sudori freddi al Partito democratico, le cui spaccature vanno facendosi sempre più profonde. E il Pdl sa bene come infilare un dito in quelle spaccature. Intervistato dall'Huffington, il "ribelle" democratico Pippo Civati (già indispettito per la nomina di Roberto Formigoni, con cui ingaggio battaglie in Regione Lombardia, alla presidenza della commissione Agricoltura), ha sbottato: "Io quella lì non la voto". Fuori i secondi.

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