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Andreotti, l'antologia delle frasi celebri

Giulio Andreotti

Il più famoso dei suoi aforismi fu: "Il potere logora chi non ce l'ha". Anche se non è suo...

Andrea Tempestini
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Giulio Andreotti se n'è andato. Di lui resterà l'immensa eredità politica, qualche zona grigia e un'interminabile patrimonio di aforismi. Il Divo Giulio faceva notizia per ogni sua dichiarazione. Il suo gioco al parossismo e alla lettura della realtà controcorrente e' diventato per anni pane quotidiano per politica e stampa. Una serie di parole che hanno scritto il nostri tempo colpendo come frecce l'opinione pubblica. La cattiveria - Lui diffidava dai moralismi e dai perbenisti: "La cattiveria dei buoni è pericolosissima", diceva spesso. Quando lui, sette volte premier, portava avanti le sue idee in Consiglio dei ministri amava mettere a tacere i propositi di qualche ministro testa calda con questa frase:"Non basta avere ragione: bisogna avere qualcuno che te la dia". Amava la sua gente e soprattutto il suo Paese. Lo turbavano però le critiche affrettate su gli altri e soprattutto sulle etichettature facili per i popoli vicini. Quando scoppiò negli anni ottanta la crisi libanese disse: "Se fossi nato in Libano sarei un terrorista anch'io" L'ironia - Anche Andreotti, come tutti gli uomini, aveva pensato alla morte: Ma a modo suo: "Non sono pronto. Spero di morire il più tardi possibile. Ma se dovessi morire tra un minuto, so che non sarei chiamato a rispondere né di Pecorelli, né della mafia. Di altre cose sì, ma su questo ho le carte in regola". Ci sono poi altre esternazioni celebri. Una su tutte: "Il potere logora chi non ce l'ha". Gli storici, però, sentenziano: questa frase è del politico e diplomatico francese Charles Maurize de Tayllerand, che visse nel '700. Tant'è. Lo statista più longevo della storia repubblicana si è di diritto intestato anche altre frasi come: "A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina". Dopo il lungo calvario procesuale per mafia, da cui uscì assolto, Andreotti disse: "A parte le guerre puniche mi viene attribuito veramente di tutto. Molte delle sue frasi divenute celebri, sono state condite da abbondanti dosi di ironia, come quella sull'umiltà, che è "una virtù stupenda, ma non quando si esercita nella dichiarazione dei   redditi". O quella sulla ragione: "Con basta averla, bisogna avere anche qualcuno che te la dà". Aborto e divorzio - Ha attraversato i tempi duri della politica. Tra referendum sull'aborto e divorzio lui diceva sempre: "Sì in tanti hanno uno spiccatissimo senso della famiglia. Infatti sono bigami e oltre". Quando però si trattava di fermare qualche imbonitore che da ministro prometteva mari e monti diceva: "Ci sono pazzi che si credono Napoleone e pazzi che credono di risanare le ferrovie dello Stato". Ovviamente a tutto pensava lui. Recentemente , prima di andarsene ha detto: "Ho visto nascere la prima repubblica, e forse la seconda. Mi auguro di vedere la terza". L'ha vista per poco. Ma non ha avuto il tempo di lasciarci un commento. Gelido come sempre. (I.S.)

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