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Gli animalisti trasformano la passeggiata di Marino in un incubo

Marini contestato dagli animalisti

Il candidato sindaco è stato costretto a rifugiarsi in un palazzo privato mentre una ventina di persone gli contestava la vivisezione

Nicoletta Orlandi Posti
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  E' stato costretto a rifugiarsi in un palazzo privato Ignazio Marino. La passeggiata del candidato sindaco di Roma in centro ha avuto uno spiacevole fuori programma quando a Campo de' Fiori si è imbattuto nella protesta organizzata contro di lui dagli ambientalisti. Una protesta degenerata in spintoni e banchi del mercato rovesciati. Una ventina di persone urlando slogan e mostrando cartelloni hanno bloccato Marino, reo di essere favorevole alla sperimentazione farmacologica sugli animali, mentre con la candidata presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi stava facendo la sua campagna elettorale visitando la sezione del Pd di via dei Giubbonari e Trastevere.  "Vivisezione falsa scelta": urlavano gli attivisti. Marino avrebbe voluto chiedere agli ambientalisti: "Se avessi una bimba malata di leucemia, la   lascerebbero morire o la curerebbero con medicine sperimentate, purtroppo, su topi?". Ma non glielo hanno lasciato fare. Continuavano ad urlare  mostrando le   mani sporche di un liquido rosso, a simulare il sangue degli animali che, secondo loro, Marino avrebbe sulla coscienza. La contestazione da Campo dè fiori è continuata fino a piazza Farnese, dove Marino è stato costretto a rifugiarsi in un palazzo privato, sede tra l'altro dell'Inu (Istituto nazionale   urbanistica). "E' curioso che i contestatori, che dicevano di essere   anti-vivisezione e sperimentazione animale, indossassero cinture e   scarpe di pelle", hanno fatto notare alcune delle persone che   accompagnavano Marino. Altri non hanno esitato a ipotizzare che si potesse trattare di contestatori ad hoc mandati da qualcuno. Il gruppo  è rimasto dinanzi il palazzo di piazza Farnese per una trentina di minuti, fino a quando non è stato allontanato dai carabinieri e dalla  polizia, chiamati da alcuni residenti nel palazzo. Non appena ha avuto modo di connettersi alla rete il dottore dem in corsa per il Campidoglio ha affidato a Facebook le sue riflessioni sull'accaduto: "Sono sempre stato per il dialogo e il confronto, ma quello di oggi è solo un atto di violenza e intimidazione". "Questa mattina mentre ero con i volontari, lo staff e i cittadini a Campo de' Fiori - racconta Marino in un post del suo sito dal titolo 'Sono stato aggredito perche' difendo la vita' - ho subito un'aggressione da fantomatici animalisti che con modi violenti si sono posti al di fuori di qualunque logica di confronto democratico e civile. Modi che arrecano danno all'immagine degli animalisti, ai diritti degli animali e a quelli della ricerca scientifica destinata a curare". "Sia chiaro, come sempre - aggiunge -, sono pronto al confronto con chiunque, ma non ad aggressioni come questa. Questa mattina piè volte ho chiesto di parlare con loro ma non me ne è stata data la possibilità, hanno saputo solo urlarmi contro e, come se non bastasse, alcune persone che mi accompagnavano sono state strattonate, hanno avuto vestiti sporcati e strappati, una cittadina è stata buttata per terra e alcuni banchi dei commercianti travolti".  

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