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In-Fausto destino:da leader falce e martelloa testimone di nozze della Marini

Fausto Bertinotti

Finiti i tempi della lotta di classe l'ex comandante di Rifondazione comunista passa ai matrimoni di classe

Sebastiano Solano
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Vi ricordate Fausto Bertinotti? Il fondatore di Rifondazione comunista che sognava il crollo del capitalismo e, magari, la dittatura del proletariato? Bene, per una sorta di eterogenesi dei fini, il 'comandante' Fausto sarà il testimone di nozze, insieme a Gigi D'Alessio, di Valeria Marini, che convolerà a nozze con l'imprenditore Giovanni Cottone domenica 5 maggio nella basilica romana dell'Ara Coeli.  Declino di un comunista - Un triste declino quello di Bertinotti, rimasto fuori dal Parlamento dopo le elezioni del 2008. A pesare, in quell'occasione, l'esperienza istituzionale alla presidenza della Camera, quasi un oltraggio per gli elettori di un partito che non è mai riuscito a sciogliere il nodo tra l'essere un partito di lotta o di governo. Indecisione che ha punito severamente Rifondazione comunista, mai più affacciatosi in Parlamento da quel lontano 2008, ma che soprattutto ha decretato la fine politica di Bertinotti, che ora ha quindi tutto il tempo  per presenziare al matrimonio della Marini.  Il paradosso - Insomma, per Bertinotti il declino non poteva essere peggiore. Feroce e acuto critico della borghesia e dei suoi vizi, dopo la scomparsa dalla scena politica il comandante Fausto si è definitivamente arreso al capitalismo o, quanto meno, all'impossibilità di una società socialista. Come dire, dalla lotta di classe ai matrimoni di classe  

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